Jazz, la bambola trans debutta nell’America di Donald Trump FOTO

di Anna Boldini
Pubblicato il 14 Febbraio 2017 - 08:36 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Debutta sabato 18 febbraio a New York, nell’America di Donald Trump, la prima bambola trans. Si chiama Jazz, come Jazz Jennings, la ragazzina (oggi sedicenne) che nel 2007 fu la persona più giovane al mondo a dichiararsi trasngender: una femmina nata nel corpo di un maschio. Una realtà raccontata anche in un reality show, I am Jazz, che ha dato alla adolescente la notorietà.

La bambola sarà messa in vendita dalla Tonner Doll, specializzata in giocattoli da collezione, a partire da luglio al prezzo di 89,99 dollari, non si sa ancora in quali quantità: dipenderà dalle richieste.

Un portavoce della azienda che la produce ha spiegato che la bambola “senza sesso” è stata testata per bambini dagli 8 anni in su.

La bambola Jazz si inserisce nella serie di bambole “politicamente corrette”, come le Barbie curvy lanciate l’anno scorso da Mattel, le bambole disabili dell’azienda britanica Makies e le bambole “etniche” di American Girl, che ha lanciato quest’anno l’afroamericana Gabriela.

E se adesso le bambole “colorate” sono (quasi) la normalità, è altrettanto vero che sono arrivate molto in ritardo rispetto alla realtà. Come ricorda la Repubblica, la prima bambola nera prodotta negli Stati Uniti fu Patty Jo, nel 1947, mentre Mattel aspettò la ribellione del 1968 per realizzare l’afroamericana Christie, 11 anni dopo la prima Barbie (rigorosamente bionda).

Ma se una bambola nera può piacere anche ad una parte del mondo liberal-conservatore, bisognerà vedere che accoglienza avrà Jazz, caso unico, più radicale persino di Gay Bob, il bambolotto del 1977 diventato oggetto da collezione perché troppo provocatorio, come il Ken con gli orecchini del 1992. Ma chissà se l’America di Donald Trump sarà pronta per Jazz.