Karina Huff morta. Eleonora Brigliadori: “Uccisa da chemio”

ROMA – Karina Huff è morta ad appena 55 anni stroncata da un tumore e l’attrice Eleonora Brigliadori torna ad accusare le cure tradizionali. “A uccidere Karina è stata la chemioterapia”, scrive su Facebook la Brigliadori senza preoccuparsi delle conseguenze e soprattutto dell’assurdità delle sue dichiarazioni, tanto da scatenare un vivace dibattito tra i commenti al suo post.

La Brigliadori non solo mette in dubbio l’efficacia delle cure tradizionali come chemioterapia e radioterapia per la cura del cancro, ma si spinge oltre dichiarando pubblicamente che queste cure uccidono chi soffre di tumore al seno, come nel caso di Karina. Una affermazione forte quella dell’attrice ed ex naufraga dell’Isola dei Famosi e che contrasta con le evidenze scientifiche:

“Che peccato!!! Karina era dolcissima. Mi era stata simpatica fin dal pricipio… Un’altra vittima delle cure sbagliate..non si muore facilmente con un tumore al seno a meno di accettare la folle idea di kemio radio e interventi devastanti…ma lo stesso ci sono quelli che diranno di essere guariti…nonostante la kemio…a loro dico…forse eravate già guariti da soli e la kemio é stato un veleno inutile che non é riuscito ad uccidere solo perche avevate già risolto…ma nel profondo la paura..sta erodendo ancora la vostra anima nel farvi credere che quella sofferenza subita sia stato un bene…confondere il male con il bene è lo scopo degli ostacatori della verità. La prossima volta che nascerai Karina avrai almeno imparato a riconoscere i falsi profeti della finta sanità di oggi …dalla via che conduce alla verità della vita. … Ti accompagno nella Luce con Amore” .

Il commento dell’attrice non è certo passato inosservato, sia per la forma che per il suo contenuto, e così ha scatenato un furioso dibattito nei commenti che non le hanno certo perdonato affermazioni tanto forti quanto sbagliate e prive di prove o di cognizione di causa. Ovviamente, dopo aver scatenato il dibattito, l’attrice si è “difesa” accusando in un nuovo post i “cani da guardia del farmaco”, senza preoccuparsi però di documentarsi in modo rigoroso e scientifico sull’argomento tanto delicato quanto complicato:

“come sempre i cani da guardia del sistema del farmaco appena vedono affondare la credibilità delle loro cure si avventano a cercare di mordere…gli insulti mi scivolano lontano…non sapete quante persone mi hanno scritto in privato con affetto e per confermare quanto detto…sono tanti ormai che hanno capito… peccato per quelli che dovranno morire per capire…non sarà certo possibile dire che non ho provato ad avvisarli…”.

(Foto Facebook)

 

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