Le cinque spiagge più sporche d’Italia (FOTO)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Giugno 2014 - 09:28 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Legambiente ha monitorato 24 spiagge italiane per la campagna “Spiagge e Fondali Puliti” realizzata con la collaborazione di Cial, Mareblu, Virosac e Campagna di promozione Sughero, scoprendo 5 spiagge in Italia davvero sporche.

Il controllo è stato effettuato secondo il protocollo scientifico del ministero dell’Ambiente e di Ispra e i rifiuti (o beach litter rinvenuto sulla linea di costa, che può avere diverse provenienze) più frequentemente ritrovati sono: bottiglie di plastica, contenitori di plastica, tappi e coperchi, mozziconi di sigaretta, stoviglie usa e getta di plastica, cotton fioc, mattonelle e calcinacci.

Nell’attesa che siano pubblicati i dati complessivi Legambiente ha diffuso i risultati della beach litter eseguita nella prima metà di maggio su un’area di 130.040 mq, che riguarda il monitoraggio di 24 spiagge libere da Nord a Sud della nostra Penisola: Genova, Viareggio (Lu), Orbetello (Gr), Scarlino (Gr), Fiumicino (Rm), Anzio (Rm), Pozzuoli (Na), Pollica (Sa), Giardini Naxos (Me), Palermo, Agrigento, Gela (Cl), Ragusa, Pachino (Sr), Noto (Sr), Catania, Policoro (Mt), Pisticci (Mt), Casalabate (Le), Tricase (Le), Brindisi, Polignano a Mare (Ba), San Benedetto del Tronto (Ap).

Le spiagge più sporche sono risultate:

  • Barcarello a Palermo
  • Golfo di Talamone a Orbetello (Gr)
  • Porto di Scarlino (Gr)
  • Babbaluciara di Agrigento
  • spiaggia Coccia di Morto/Pesce Luna di Fiumicino (Rm)

Ad essere maggiormente presente come tipologia di rifiuto c’è la plastica con la percentuale del 65% su 15.215 rifiuti di ogni genere rinvenuti. Ci sono le bottiglie di pasltica, le buste di plastica, tappi, polistirolo, i secchi, stoviglie usa e getta ma anche un 9% di residui della pesca: il 9% degli oggetti plastici rinvenuti (più di 1.500), è composto da reti da pesca, galleggianti, nasse, fili da pesca; seguono i mozziconi di sigaretta pari al 7% del totale dei rifiuti. Un fenomeno preoccupante è rappresentato dal rinvenimento di rifiuti sanitari pari al 4% del totale e che per Legambiente:

sono il segnale preoccupante dell’inefficienza dei sistemi depurativi. Ci dicono non solo che servono campagne di sensibilizzazione sui rifiuti da non buttare nel wc, ma che talvolta gli impianti di depurazione sono inefficienti e non riescono a filtrare neanche oggetti solidi di una certa grandezza. II 79% degli oltre 500 oggetti contati è stato, infatti, registrato sulle spiagge distanti meno di 1 km da una foce.