Leon, il bimbo con 2 mamme FOTO. Atto di nascita trascritto dal Comune Roma

di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Febbraio 2015 - 15:40| Aggiornato il 9 Febbraio 2015 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  Leon ha tre anni e due mamme. Una italiana e l’altra argentina. A rendere speciale questo bambino, è il fatto che il suo certificato di nascita, per la prima volta è stato trascritto sui registri del Comune di Roma con tutti e due i nomi delle sue mamme. Leon è il primo bambino figlio di una coppia gay che si trova in questa situazione: fino a ieri questo non sarebbe stato concesso perché, accanto al nome della mamma, compariva un “omissis”. Ma Roma, come ha spiegato l’assessore capitolino alle Pari opportunità Alessandra Cattoi, “è amica dei cittadini”. L’assessore ha spiegato che “una coppia di donne ha chiesto che il certificato di nascita del loro figlio nato in Argentina venisse trascritto tale e quale nell’Anagrafe del Comune di Roma, e questo è stato fatto”.

Cattoi spiega che “quel bambino si ritrovava in Argentina ad avere due genitori, e in Italia solo uno: questo non è possibile dal punto di vista del diritto di quel bambino, perché gli si toglie il diritto a un genitore, ma neanche da quello del buonsenso”». Le mamme del piccolo sono grate per quanto accaduto: “Nostro figlio in piazza si presenta dicendo “Loro sono le mie mamme, mi hanno fatto nascere”. Questa è la realtà”. Oggi il bimbo, nato a Buenos Aires grazie alla procreazione assistita, vive in Argentina con le sue mamme, Sofia Pagano, 40 anni, romana e Alejandra Flavia Manini, 58 anni di Buenos Aires, di cui ha preso entrambi i cognomi. Il bambino è stato già riconosciuto come figlio di due donne dall’Ufficio Anagrafe del Comune di Buenos Aires ed ora lo stesso atto è stato trascritto dall’ufficiale di stato civile di Roma Capitale. Tra gli effetti concreti della trascrizione, come ha spiegato l’avvocato delle due donne, c’è il fatto che il bambino “fino ad oggi non risultava cittadino della Repubblica italiana, la trascrizione dell’atto di nascita a Roma fa sì che lo Stato lo riconosca a tutti gli effetti come cittadino in base allo ius sanguinis”.

Sulal vicenda è tornato anche il Sindaco di Roma Ignazio Marino durante un’intervista a RaiNews 24. “Di fatto ci sono migliaia di bambini che vivono in famiglie con due genitori dello stesso sesso. Se uno di quei genitori muore il bambino deve essere portato in una casa famiglia, in un orfanotrofio, tolto all’altra persona che ha conosciuto, amato e gli ha cambiato i pannolini? Credo che su questo, come su altri temi, dobbiamo partire dai fatti, cercare di capire qual è la nostra società e dare delle regole che possano permettere a tutti di avere gli stessi diritti, partendo in questo caso dai diritti dei bambini”. “Io sono personalmente contrario alla maternità surrogata – ha precisato Marino – cioè chiedere a una donna estranea alla coppia di avere nel proprio utero un embrione e poi alla nascita consegnarlo dopo il pagamento di alcune spese”.