Libia, accusati di essere gay dai miliziani: 12 uomini rischiano la morte
TRIPOLI – In Libia, un gruppo di miliziani ha catturato dodici uomini durante un party privato nel quartiere di Ain Zara, nella periferia di Tripoli e li ha accusati di appartenere al “terzo sesso”, concetto arabo con cui si esprime l’omosessualità.
Le foto sono state postate sul sito Buzzfeed che le ha estratte dal profilo Facebook (profilo ora, a quanto pare, oscurato) del gruppo conosciuto come una “unità speciale di deterrenza”.
I dodici uomini in questione, spiegano i miliziani su Facebook ora rischiano di essere uccisi o mutilati. La brigata in questione si è scoperto poi che si chiama “Al-Nawasi” e che è di ispirazione salafita. I miliziani, in passato si sono autoproclamati una emanazione diretta del ministero dell’interno libico.