Valanga di fango su Lipari. Colpa della discarica abusiva, non del nubifragio

Pubblicato il 17 Settembre 2012 - 11:21 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Ansa)

MILAZZO – Le strade di Lipari sono state invase dal fango sabato 15 settembre durante un violento nubifragio. Secondo il Corriere della Sera però non sarebbe il maltempo ad aver causato 30 milioni di euro in danni all’isola. Il quotidiano punta il dito contro una discarica abusiva che sotto l’acqua incessante ha ceduto e sommerso la città.

Anche gli abitanti di Lipari puntano il dito contro la discarica e la polemica si scatena sul web, scrive il Corriere. Giovanna Giardina dedica a quello che si prospetta come un disastro ambientale una poesia:

“L’omu da natura ‘un teni cuntu e a ogni occasioni poi nni presenta u cuntu…”.

Luigi Barrica e Bartolino Leone, corrispondenti per i quotidiani e le agenzie di stampa dall’isola, hanno denunciato le condizioni del Castello di Lipari che è messo a rischio da queste emergenze meteo:

“L’acqua piovana non avendo sbocchi si infiltra nel sottosuolo provocando una pressione ai blocchi di pietra…”.

Il Corriere spiega poi che la preoccupazione si rivolge in particolare ad un’area destinata al’espansione artigianale e profondamento aa rischio nella città di Canneto:

“Appello simile a quello che arriva dagli abitanti di Canneto, adesso preoccupati per fango e detriti che corrono dal Monte Sant’Angelo lungo il torrente cementato Dentro, fino alla trattoria La Praia, un’area a rischio scelta come zona di espansione artigianale e come sede del depuratore, tutto sotto una sorta di cascata che per un miracolo ha fatto solo danni materiali”.

E mentre si fanno i conti dei danni del disastro, che dovrebbero raggiungere i 30 milioni di euro, i politici locali e regionali già si sono mobilitati per chiedere l’intervento del governo. Il sindaco Marco Giorgianni avrebbe già chiesto lo “stato di calamità”. Ma la prospettiva per gli abitanti, scrive il Corriere, è che si ripeta quanto accaduto già nel novembre 2011, con i cittadini di Lipari che non hanno mai ricevuti i 300 milioni di euro promessi dai politici di turno per i danni subiti dalle isole Eolie a causa del maltempo.