Lo “scheletro di vampiro” trovato in Bulgaria. Palo conficcato nel petto FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2014 - 20:46 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Lo scheletro di un vampiro. Risalente al medioevo. E’ quanto afferma di aver scoperto Nikolai Ovcharov, archeologo bulgaro stile “Indiana Jones” che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca delle risposte ai misteri delle civiltà antiche.

Lo scheletro in questione è venuto alla luce nel corso degli scavi alle rovine di Perperikon, antica città della Tracia a sud della Bulgaria, vicino al confine con la Grecia.
Perché scheletro di vampiro? La risposta la dà il giornale inglese Telegraph che sembra prendere abbastanza sul serio il particolare ritrovamento: lo scheletro, di un uomo di 40-50 anni, aveva un paletto conficcato nel petto all’altezza del cuore.

E se buon senso e logica ci inducono a dubitare (eufemismo) dell’esistenza dei vampiri non è detto che allo stesso modo la pensassero in Bulgaria nel XIII secolo, ovvero quando quello scheletro non era tale e aveva la pelle attaccata alle ossa.

Così Ovcharov spiega:

“Siamo di fronte a un rituale anti-vampiro Il paletto conficcato nel petto del cadavere, secondo un’antica credenza, impediva all’uomo di risorgere dai morti e terrorizzare i vivi. Alcune volte lo stesso rituale veniva riservato a persone che morivano in circostanze particolari, come ad esempio un suicidio”

Un ritrovamento analogo, del resto, sempre in Bulgaria c’era stato nel 2012. L’articolo di BlitzQuotidiano relativo al precedente “vampiro”: clicca qui

Le foto del ritrovamento di Ovcharov