Lombardia, al via maratona su riforma sanità. M5s protesta con maschere Formigoni FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Luglio 2015 - 00:48 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – E’ iniziata nell’Aula del Consiglio regionale della Lombardia la discussione della riforma della sanità, per la quale sono stati presentati oltre 16 mila emendamenti (2.547) e ordini del giorno (13.573). Prima dell’inizio della seduta, i consiglieri del Movimento 5 stelle si sono presentati in Aula indossando maschere dell’ex governatore Roberto Formigoni e reggendo un cartello con scritto: “Bravo Bobo, più Sanità privata!”.

L’assemblea è convocata anche in notturna per 4 giorni fino a venerdì 17, con la possibilità di proseguire altre sedute, se sarà necessario, anche il 30 e il 31 luglio e il 4, 5 e 6 agosto. Presente tra i banchi della Giunta il presidente della Regione Roberto Maroni.

Durante i lavori possono arrivare anche altri ordini del giorno da tutti i gruppi (finora quelli presentati sono stati firmati solo dall’opposizione), mentre ulteriori emendamenti possono essere presentati solo dalla Giunta e dal relatore, Fabio Rizzi (Lega Nord). Sono state inoltre annunciate dal presidente dell’Aula Raffaele Cattaneo (Ncd), 2 questioni pregiudiziali (una del M5S e una del Pd) e 3 questioni sospensive (una del M5S e 2 del Pd).

Dimezzamento delle Asl, più trasparenza e risparmi per oltre 300 milioni di euro”, anche grazie alla centrale unica di acquisto. Sono alcuni degli effetti che la riforma del sistema socio-sanitario lombardo avrà, secondo il governatore Roberto Maroni. “Non facciamo la riforma per fare cassa o chiudere ospedali, nonostante i tagli del Governo”, ha detto Maroni prendendo la parola all’inizio del dibattito in Consiglio regionale sul progetto di legge. “Voglio ringraziare la mia maggioranza – ha concluso – abbiamo avuto anche momenti di discussione aspra ma alla fine ha prevalso il senso di responsabilità”.

A proposito della protesta dei consiglieri del Movimento 5 stelle che si sono presentati in Aula indossando maschere dell’ex governatore Roberto Formigoni, il capogruppo Dario Violi ha spiegato che “è necessario fare chiarezza: questa riforma non smantella il sistema formigoniano, non esiste alcuna discontinuità, la sanità di Maroni accelera la privatizzazione messa in atto da Formigoni”.