Luka Magnotta al momento dell’arresto era nervoso e “puzzava”

Pubblicato il 6 Giugno 2012 - 11:58| Aggiornato il 20 Aprile 2020 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO – Era “sporco”, nervoso, puzzava e ha anche pianto: così descrivono il canadian-psyco Luka Rocco Magnotta, due testimoni che erano seduti accanto a lui il 26 maggio scorso a bordo di un Air Transat in viaggio da Montreal a Parigi. Il porno attore e presunto killer, arrestato lunedì 4 giugno a Berlino, è stato ascoltato da un giudice della procura di Berlino, che ha confermato il suo arresto in attesa del processo per la sua estradizione, come ha fatto sapere un portavoce della procura della capitale tedesca. Ma intanto arrivano nuovi particolari sulla fuga e l’arresto del “mostro”.

I due testimoni hanno raccontato alla radio francese Europe 1 di averlo visto piangere e di aver notato il suo nervosismo. “Era alto, magro, androgino e con capelli fino alle spalle. Sembrava un teenager” ha spiegato uno dei due testimoni, che poi ha denunciato alla polizia la presenza del 29enne killer sul volo.

“Era sporco e non aveva un buon odore” ha aggiunto il casuale compagno di viaggio di Magnotta. L’altro testimone ha raccontato il “terrore” che ha vissuto in due momenti: durante il viaggio, quando ha visto il killer andare in bagno, e dopo aver sporto denuncia alla polizia. “Era stato accanto a noi e avevo una valigia sotto i miei piedi, vicino ai suoi. Poteva aver visto il mio nome e il mio indirizzo” ha affermato, spiegando di non aver dormito tranquillo fino a ieri”.

Il video dell’arresto di Magnotta è stato mandato in onda da molte televisioni in giro per il mondo. Fermato in un cybercafè mentre si collegava a internet per verificare cosa si scrivesse in rete della sua fuga, è stato subito riconosciuto dal titolare del locale, che ha allertato dei poliziotti di passaggio in quel momento. Subito sette agenti sono entrati nel cybercafè’ e lo hanno fermato (il video dell’arresto).

Magnotta ha provato per un attimo a negare la sua vera identità, poi ha esclamato: “Mi avete preso”. Le telecamere del cafè hanno ripreso tutta la scena.

Oggi 6 giugno si è saputo anche che la povera vittima del folle canadese, il 33enne cinese Lin Jun, non era il suo fidanzato ed aveva una relazione con un altro uomo. Era divorziato ed era arrivato in Canada l’anno scorso per studiare ingegneria e informatica alla Concordia university. Intanto sul Twitter cinese sono arrivati più di 30 mila messaggi per l’addio allo sfortunato Lin Jun. Centinaia di studenti cinesi, qualche giorno fa, gli hanno reso omaggio per le strade di Montreal.