M5s, Alessandro Furnari e Vincenza Labriola in uscita. “Beppe Grillo ci comanda”

Pubblicato il 6 Giugno 2013 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Alessandro Furnari e Vincenza Labriola: sono questi, secondo Repubblica,  i primi due deputati M5s in uscita dal gruppo. In uscita come scelta personale e senza raccordo con i veri dissidenti, ma sempre in uscita. I primi a farlo e che potrebbero aprire il vaso di Pandora e portare ad andarsene anche gli altri 24 parlamentari M5s dati in uscita.

Furnari e Labriola sono entrambi di Taranto e, secondo Annalisa Cuzzocrea di Repubblica, potrebbero passare dal gruppo M5s alla Camera al gruppo Misto già nella sera di giovedì. Ma lo comunicheranno via Facebook.

Perché se ne vanno? Secondo Cuzzocrea il malcontento di Furnari e Labriola, come degli altri “dissidenti”, nasce dal caso diaria, che è tutt’altro che risolto. Non solo perché ancora non c’è un fondo dove mettere i soldi rifiutati, ma anche perché deputati e senatori iniziano a guardare con sempre più fastidio alla mancanza di autonomia da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.

Scrive Cuzzocrea:

“Non è una questione di soldi”, dice Furnari a chi è riuscito a parlarci. “Il problema è un altro – spiega una deputata che comprende la loro scelta – quello della diaria è solo l’inizio. Grillo e Casaleggio sanno che una volta ceduto su questo punto, su cui ovviamente tutti sono molto sensibili, finiremo per cedere su ogni cosa. Per farci imporre ogni decisione”.

La giornalista di Repubblica sente sul caso anche Pippo Civati del Pd, diventato il vero “confessore” dei grillini dissidenti. Civati dice:

“È ovvio che sarà un fatto esterno a far prendere loro una decisione. Magari una sentenza che faccia venir voglia a Berlusconi di mettere in pericolo il governo. Io ne conto in uscita 7 sicuri più 5 incerti alla Camera, e un’altra dozzina al Senato. Se Monti non facesse scherzi, per essere autonomi dal Pdl a Palazzo Madama basterebbero 20 voti: sono certo che davanti allo spettro delle elezioni anticipate ci si arriverebbe tranquillamente”.