Maltempo Marche: tetti divelti da grandine ed alberi albattuti in provincia di Fermo FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 20 Maggio 2020 - 16:49 OLTRE 6 MESI FA

Maltempo Marche: tetti divelti da grandine ed alberi albattuti in provincia di Fermo (foto Ansa)

MONSAMPIETRO MORICO – Tetti di abitazioni divelti, alberi che bloccano strade, famiglie anche con figli minori isolate, colture di vite, ulivo e grano distrutte.

Molto pesanti le ripercussioni anche a Monsampietro Morico in provincia di Fermo, circa 630 abitanti, dove la sindaca Romina Gualtieri ha aperto il Coc per far fronte all’ondata di maltempo che si è abbattuta nella notte particolare nel sud delle Marche: mezzo metro di grandine accumulata e piogge consistenti.

Una tempesta, racconta, durante la quale i residenti di Monsampietro Morico hanno sentito un boato causato dalla caduta di chicchi grandi come uova che hanno fatto tremare le abitazioni.

Un rumore talmente forte da far temere ai cittadini del paesino, segnato dal sisma del 2016 e per metà inagile, una nuova scossa di terremoto.

I Vigili del Fuoco sono al lavoro per i ripristini.

La sindaca è “amareggiata”, dopo 11 anni in carica, il terremoto e l’emergenza Covid: “è una situazione probante, vedi una forza sovrannaturale che si scaglia contro ferite aperte”.

La sindaca parla di una “nottata infernale”: oltre a danneggiare tetti di diverse abitazioni, il maltempo, tra grandine, pioggia e tanti fulmini, ha fatto precipitare in strada querce e altre piante di grandi dimensione causando il blocco di alcune vie; mentre i grossi chicchi di grandine hanno danneggiato auto e colture della zona.

Unico dato positivo l’assenza di evacuati nel Comune già peraltro pesantemente danneggiato dal terremoto del Centro Italia.

“Un disastro – spiega la sindaca – anche per il grano, le vigne e gli ulivi. Chi si è dedicato tutto l’anno a seminare, purtroppo vedrà vanificati gli sforzi”.

Le forti precipitazioni che si sono abbattute nella notte tra martedì 19 maggio e mercoledì 20 hanno causato allagamenti di strade, locali e della chiesa di San Michele Arcangelo, l’unica rimasta agibile nel paesino dopo il sisma.  

“Ancora portiamo i segni del terremoto: le zone rosse del sisma, il covid e ora questa funesta ira che si è abbattuta proprio in maniera feroce e inenarrabile. Ho parlato anche con persone ultranovantenni – riferisce – mi dicevano che, a memoria loro, non hanno mai visto una cosa del genere”.

Per tutta la notte chiamate di persone impaurite e smarrite: “il boato della grandinata – osserva la sindaca – sembrava potersi associare a quello tipico del terremoto, si è ricaduti nell’incubo. Le case tremavano dal bombardamento di chicchi ‘pieni’ di grandine, grandi come uova”.

Diverse squadre di vigili sono operative nella zona per gli interventi sui tetti, per soccorrere persone che hanno avuto disagi e per liberare le strade dalle piante divelte (fonte: Ansa). 

paesaggio  grandine Monsampietro Morico 2

paesaggio  grandine Monsampietro Morico

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grandine Monsampietro Morico

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Monsampietro Morico

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