Maltempo, pioggia su Liguria, Umbria. Un morto a Capalbio. Toscana: “Mandateci l’esercito”

Pubblicato il 12 Novembre 2012 - 08:26 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Ansa)

ROMA – Allagamenti, frane e alluvioni: mezza Italia è stata flagellata dall’ondata di maltempo. Dal Trentino Alto Adige alla Liguria, dalla Toscana al Lazio sono stati registrati disagi. Niente tregua nemmeno all’Emilia Romagna, dove le zone colpite dal terremoto non sono state risparmiate dai torrenti straripanti.

A Capalbio è stato ritrovato il cadavere di un anziano, di cui era già stata denunciata la scomparsa. La sua auto sarebbe finita in un canale, probabilmente poi, è stato sorpreso dall’ondata di piena. Una donna di 73 anni di Orbetello è stata investita da un’onda d’acqua mentre era in auto. Soccorsa dal 118 è stata trasferita in gravissime condizioni all’ospedale Misericordia di Grosseto, dove si trova ricoverata in rianimazione.

Gravi disagi si stanno registrando nella Maremma grossetana, a causa dello straripamento del fiume Albegna e del torrente Elsa: nella zona di Albinia, che è isolata, e di Orbetello sono in corso evacuazioni di decine di persone con mezzi aerei e terrestri. Lo rende noto la Croce Rossa Italiana. Sul posto sono al lavoro 25 volontari della Cri. Scantinati, negozi e garage allagati nel centro di Albinia. La Provincia, che in una nota segnala che le condizioni meteo sono in peggioramento soprattutto nella piana del Grossetano dove l’Ombrone sta crescendo in località Colombaio, ha ordinato la chiusura delle scuole chiuse ad Orbetello, Scansano, Manciano e naturalmente ad Albinia.

Gli abitanti di Orvieto sono saliti sui tetti delle case, mentre la zona marina di Montalto di Castro viene evacuata per gli allagamenti. I treni che percorrono la linea tirrenica sono stati deviati da Grosseto a Firenze. La protezione civile ha chiuso l’accesso alle banchine del Tevere nella città di Roma, dove il fiume si è alzato pericolosamente.

Venezia si è svegliata l’11 novembre con acqua alta da record, mentre il 12 novembre la marea ha un’altezza di appena 99 centimetri. Vicenza e Massa Carrara le più colpite da alluvione tra sabato e domenica, mentre tra domenica e lunedì Perugia e Grosseto hanno registrato allagamenti e danni, con le persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni.

Tante le situazioni critiche. Troppe. ”Bisogna allentare il patto di stabilità per reperire risorse per finanziare un programma, ‘urgente e necessario’, per la sicurezza e la manutenzione del territorio” ha detto il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. D’accordo con lui il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani.

Toscana, “mandate l’esercito”. ”Ho chiesto un incontro con il Presidente del Consiglio, questa volta il governo non deve lasciarci soli”: lo dice il presidente della Regione Toscana che ha chiesto anche l’intervento dell’esercito per fare fronte alla situazione determinata dal maltempo in Toscana”. ”Sono a Roma – scrive Enrico Rossi sul suo profilo Facebook – ad incontrare il responsabile della protezione civile Gabrielli, ho chiesto l’intervento immediato dell’esercito e ho parlato con il generale Mosca”.


Orbetello, donna investita da onda salvata dal 118. Una donna di 73 anni di Orbetello e’ stata investita da un’onda d’acqua mentre era in auto. Soccorsa dal 118 e’ stata trasferita in gravissime condizioni all’ospedale Misericordia di Grosseto. La Provincia segnala poi alcune persone sui tetti delle loro abitazioni: 3 ad Albinia, 1 nella zona tra Albinia e Marsiliana.

Marina di Montalto di Castro evacuata per gli allagamenti. Disposta dal sindaco di Montalto di Castro l’evacuazione di tutti gli abitanti della zona della marina. Si tratta di diverse centinaia di persone che hanno abitazione lungo la costa della Tuscia, nel litorale nord del Lazio. L’ordinanza e’ stata messa a seguito dell’esondazione del fiume Fiora che ha riversato una grande quantita’ di acqua e fango nel centro abitato.

Treni linea tirrenica deviati a Firenze. Con la sospensione della linea ferroviaria Tirrenica nel Grossetano, causa l’esondazione del torrente Albegna, i treni a lunga percorrenza vengono deviati, sia in nord che in sud, a Firenze. Lo rende noto Rfi, spiegando che i convogli in partenza da Roma, raggiunta Firenze lungo la linea direttissima, proseguono per Empoli e poi raggiungono Pisa per riprendere quindi il tragitto lungo la Tirrenica, mentre quelli diretti a Roma raggiunta Pisa vengono deviati su Firenze via Empoli per poi proseguire lungo la direttissima per la Capitale.

Riguardo ai treni regionali, in Toscana il tragitto lungo la Tirrenica si ferma, in direzione sud, a Grosseto da dove poi i convogli tornano indietro. Da sud invece i treni si attestano a Civitavecchia: rimane sospesa la circolazione tra Civitavecchia e Grosseto. Rfi spiega che non e’ possibile organizzare servizi sostituivi con autobus, per l’impraticabilita’ delle strade invase dalle acque.

Roma, chiuse le banchine del Tevere. Per l’innalzamento del livello delle acque del Tevere i Vigili del Fuoco, su disposizione della Protezione civile, stanno chiudendo gli accessi alle banchine.  I pompieri stanno dunque chiudendo l’entrata alle banchine in tutto il tratto urbano del fiume che attraversa la capitale proprio per il forte innalzamento del livello delle acque considerato le abbondanti piogge delle ultime ore.

Perugia e Grosseto. Le forti piogge e l’esondazione del torrente Elsa la notte scorsa hanno provocato allagamenti nella provincia di Grosseto. I comuni colpiti sono Orbetello, Albinia, Manciano, Saturnia. L’Elsa ha esondato in località Sgrillozzo, allagando campi e strade. Sono una trentina le persone rimaste isolate. L’area interessata è prevalentemente di campagna. I soccorritori, in contato telefonico con le case allagate, hanno consigliato agli abitanti di salire ai piani superiori, dove saranno raggiunti da mezzi anfibi.

Numerosi allagamenti in provincia di Perugia a causa della pioggia. I vigili del fuoco sono impegnati in decine di interventi. Al momento non vengono segnalati problemi alle persone.

Allagamenti nel marscianese, dove sono state pre-allertate alcune famiglie per un eventuale allontanamento dalle loro casa, e nel tuderte. La polizia stradale riferisce che sulla E45 presso lo svincolo di Montebello è stato istituito un restringimento di carreggiata per la caduta di terreno da un cavalcavia sulla strada sottostante. Controllati attentamente tutti i corsi d’acqua. Quelli a ridosso della E45 ma anche nella zona di Città della Pieve. Alcune famiglie sono state precauzionalmente evacuate nel marscianese, in provincia di Perugia, per l’esondazione del fiume Nestore.

Massa e Carrara. A Carrara il sindaco Angelo Zubbani ha attivato il sistema di allarme telefonico, invitando gli abitanti a non uscire da casa e a salire ai piani alti delle abitazioni. Un secondo allarme è stato diffuso per informare che domani gli asili e le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiusi. Alcuni canali sono straripati e sono circa 200 le persone evacuate in provincia di Massa e Carrara.

A Romagnano per il maltempo è  straripato un torrente travolgendo una vettura: marito e moglie che erano a bordo sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco. Alcune frazioni di Aulla, una delle cittadine colpite dalle alluvioni dello scorso anno, sono rimaste senza corrente elettrica, acqua e gas.

Oltre un migliaio di case danneggiate dall’acqua e dal fango, la rete stradale della collina lesionata, otto ponti distrutti o da rifare, la piana tra l’autostrada e il mare ancora allagata: è  questo un primo bilancio dei danni fatto dal sindaco di Massa, Roberto Pucci, dopo l’esondazione di alcuni torrenti.

Pisa. Strade allagate e ampie zone senza corrente elettrica a Pisa dove sono stati tantissimi gli interventi dei vigili del fuoco. L’onda di piena del Serchio, in provincia di Lucca, temuta sin dal mattino di domenica, è passata per fortuna senza rotture di argini. La tempesta di San Martino, che l’11 novembre  aveva portato a “blindare” Genova e la Liguria con l’allerta 2, ha colpito più duramente soprattutto il Levante ligure.

La Spezia. Nella provincia di La Spezia le zone più colpite dalla perturbazione sono state quelle dei comuni di Sarzana, Ameglia, Ortonovo e Castelnuovo Magra, oltre un centinaio le persone sfollate nella zona per precauzione, ma quasi tutte sono già rientrate nelle proprie abitazioni. Massima allerta su tutto il territorio regionale da parte della protezione civile del Veneto per lo stato idrogeologico e idraulico in relazione alle fitte piogge che hanno ingrossato il livello dei fiumi e di tutta la rete di canali minori.

Emilia Romagna. In Emilia Romagna la Protezione civile ha attivato la fase di preallarme per rischio idraulico e idrogeologico sull’Appennino reggiano e modenese. Dopo le piogge che hanno colpito il territorio montano, possono verificarsi – si legge nell’allerta – frane, smottamenti, straripamenti di fossi con conseguente chiusura di ponti, interruzioni della viabilità.

Montalto di Castro e Tarquinia allagate. Completamente allagati alcuni tratti di Montalto Marina e di Tarquinia Lido, sul litorale nord del Lazio, a causa delle forti piogge e della tracimazione del fiume Fiora. La situazione e’ resa ancora piu’ difficile dal fatto che i sistemi fognari delle due zone non riescono ad assorbire l’acqua che ristagna per le strade e nelle piazze per un’altezza di 35-40 centimetri.

A Montalto di Castro sono stati inoltre allagati decine di ettari di terreni attraversati dal Fiora. I vigili del fuoco di Viterbo sono appena decollati con un elicottero per verificare la situazione del fiume soprattutto nei pressi dell’invaso, le cui acque si sono pericolosamente innalzate durante la mattinata.

Ferrovia Orte-Chiusi, disagi nella circolazione dei treni. Circolazione ”fortemente perturbata” sulla linea convenzionale Orte-Chiusi. L’intensa pioggia delle ultime ore ha infatti provocato l’allagamento dei binari in prossimita’ della stazione di Fabro. Inoltre, dalle 6.30 di stamani, per uno smottamento che ha interessato un traliccio di sostegno della linea di alimentazione elettrica dei treni, i convogli viaggiano tra Orvieto ed Allerona su un unico binario.    Le squadre di emergenza di Rete ferroviaria italiana – e’ detto in un suo comunicato – sono sul posto per ripristinare le normali condizioni di circolazione in sicurezza della linea. Al momento sono sette i treni coinvolti: due cancellati e cinque che hanno registrato ritardi fino a 30 minuti.

Isola del Giglio, evacuata famiglia. Oltre 50 cm di acqua per le strade dell’Isola del Giglio (Grosseto) dove i seminterrati sono stati invasi e una famiglia e’ stata evacuata.    L’ondata straordinaria di maltempo, spiega una nota del Comune del Giglio, si e’ abbattuta in particolare nella frazione di Campese dove e’ esondato un fosso.

A livello stradale si sono registrati fin dalle prime ore di questa mattina 50 cm di acqua con allagamenti diffusi. Chiusa per una frana la strada per le Cannelle a Giglio Porto e la strada che conduce all’Allume dove si trova la rimessa degli autobus. In direzione Marina del Giglio la forza e la quantita’ straordinaria di pioggia caduta ha divelto 20 metri di tombinatura del fosso sottostante.

l personale dell’Amministrazione comunale e’ al lavoro con propri mezzi coadiuvato dalla polizia municipale, dai vigili del fuoco, dai carabinieri, dal corpo forestale dello Stato. A lavoro tutti i volontari della Protezione civile e anche molti cittadini stanno aiutando quanti hanno bisogno. Altri mezzi di supporto e intervento sono stati richiesti ma al momento le condizioni meteo marine rendono difficile i collegamenti con la terraferma.

Viterbo, crolla un ponte. E’ crollata sotto la furia dell’acqua, una parte della strada-ponte che attraversa il fiume Paglia, vicino ad Acquapendente, in provincia di Viterbo. I collegamenti tra l’alta Tuscia e il sud della Toscana, in particolare con l’Orvietano, sono praticamente interrotti. In provincia di Viterbo sono circa una dozzina le strade rese impraticabili dall’acqua e dal fango. Quasi completamente isolato il centro abitato di Proceno. Allagamenti e smottamenti anche intorno al bacino del lago di Bolsena. I nubifragi, che intorno alle 13 si erano placati, sono tornati ad abbattersi con violenza in molte localita’ della Tuscia. Nelle prossime ore e’ previsto un ulteriore peggioramento delle condizioni meteorologiche. Vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine sono mobilitati con tutti gli uomini e i mezzi disponibili.

Circa 90.000 frane censite di cui 30.000 sono quelle attive. Di queste, 5.000 sono in prossimita’ di centri abitati, case, strade e quindi vanno monitorate con maggior attenzione. E’ la situazione del territorio della Toscana evidenziata dall’Ordine dei Geologi della Toscana affermando che la Toscana ”si dimostra un territorio fragile da un punto di vista idrogeologico con 2.709 chilometri quadrati, pari all’11,8% del territorio, e una popolazione di circa 700.000 abitanti a rischio”. Tra le zone a maggior pericolo, oltre alle Apuane, sono sotto osservazione il Mugello, la Garfagnana e il Valdarno; osservati speciali, parte del Casentino e delle Colline Senesi e la Maremma. Solo nel bacino dell’Arno sono state rilevate ad oggi circa 27.000 frane tra attive, quiescenti e non attive.

Di queste meno del 10% incide su insediamenti o infrastrutture. ”Le zone a rischio sono perfettamente conosciute – commenta in un comunicato Guido Lavorini, consigliere dell’Ordine dei Geologi della Toscana -. Anche in questi giorni si e’ avuta la conferma delle previsioni ottenute dalla sovrapposizione dei dati sulle frane e quelli delle aree a maggior piovosita’. L’attualita’ conferma quello che e’ prevedibile sulla base dell’elaborazione delle principali banche dati geologiche e geotematiche regionali. Il problema non e’ quindi ‘dove’ intervenire, ma ‘come’ e ‘quando”’. Per Maria Teresa Fagioli, presidente dell’Ordine, ”dobbiamo avere la consapevolezza che il rischio non e’ mai eliminabile in maniera assoluta. Ci vuole il coraggio di decidere quale livello di rischio vogliamo accettare. Se il rischio non e’ accettabile per costi e vite umane si devono spostare gli insediamenti”.