Manda sosia a fare test paternità: non voleva riconoscere il figlio dell’amante

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2015 - 20:55 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Il tribunale gli aveva ordinato di sottoporsi al test del dna per stabilire se quel bambino avuto dalla sua amante fosse effettivamente il suo. E lui, pur di sottrarsi alle sue responsabilità, ha inviato un sosia a fare il prelievo al posto suo. Per questo Thomas Kenny, 25 anni di Birmingham in Inghilterra è stato condannato per frode.

La storia è raccontata sul quotidiano locale Birmingham Mail. Tutto è cominciato nel 2012, quando Kenny, già in attesa del secondo figlio dalla sua compagna ha pensato bene di tradirla con un’altra donna. Quando però la sua amante è rimasta incinta a sua volta e si è rifiutata di abortire lui ha cercato di sbarazzarsene a tutti i costi. Non ha voluto riconoscere il bambino né provvedere al suo mantenimento. Quando il giudice gli ha infine ordinato di sottoporsi al test di paternità ha pensato bene di ingaggiare un uomo che gli somigliasse fisicamente e che andasse a depositare un campione di dna alla clinica.

Quando infine a giugno dello scorso anno il giovane è stato arrestato ha continuato a negare di essere lui il padre del bambino illegittimo. Per il giudice che lo ha condannato Kenny è un manipolatore che ha causato enormi sofferenze alla donna e al bambino nato.