Marchio M5S su car sharing di Roma FOTO. Comune: “Auto usata dal senatore Crimi”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Giugno 2015 - 14:44 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’esponente del Pd romano Luciano Nobili pubblica su Twitter una foto che mostra un mezzo del Car Sharing del comune di Roma, marchiata con lo stemma del Moviemnto 5 Stelle: “È normale che M5S si appropri di un mezzo del Car Sharing comunale per far propaganda? È autorizzato? @Roma lo sa?” twitta Nobili che, spiega, alla guida dell’auto marchiata 5 stelle c’erano “senatori M5S”.

L’auto è infatti stata utilizzata dai parlamentari M5s per consegnare in Senato i faldoni che raccolgono le 200 mila firme per la richiesta di un referendum contro l’euro. Il Campidoglio ha fatto sapere che l’auto era stata utilizzata da Vito Crimi, senatore grillino diventato noto per essere stato il primo portavoce in Senato del movimento di Grillo.

Nobili, renziano componente dell’assemblea nazionale del Pd spiega in un comunicato: “Mi sono imbattuto in uno spettacolo davvero sconcertante su quanto la politica possa essere arrogante e ipocrita: un mezzo di proprietà del Comune di Roma e riservato alla mobilità sostenibile, sottratto ai cittadini che lo utilizzano e trasformato in un cartellone abusivo ambulante del Movimento Cinque Stelle . È normale che i senatori del M5S si approprino di un mezzo del Car Sharing comunale per far propaganda? È una pubblicità legale e autorizzata? Hanno pagato le relative tasse? L’agenzia per la mobilità è stata informata? Il sindaco Marino e l’assessore Improta lo sanno? Spero – conclude Nobili – che il Campidoglio possa far a più presto luce e imporre delle simboliche ganasce a chi si riempie la bocca di onestà e poi fa i propri comodi con i beni dei cittadini romani”.

L’agenzia per la mobilità di Roma, a proposito della vicenda, ha commentato spiegando di essere  “del tutto all’oscuro dell’affissione di simboli politici, ad opera di un parlamentare del Movimento 5 Stelle, all’esterno della vettura regolarmente prenotata questa mattina per mezzo di un abbonamento individuale . Tale azione rappresenta un’evidente violazione dei principi generali che regolano l’utilizzo di un bene pubblico, nonché del regolamento comunale sulle affissioni. Roma Servizi per la Mobilità sta valutando i danni provocati all’immagine dell’Azienda e dell’Amministrazione capitolina oltre all’esistenza degli estremi per la risoluzione del contratto”.