Maria Elena Boschi FOTO VIDEO mozione di sfiducia

di Edoardo Greco
Pubblicato il 18 Dicembre 2015 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Maria Elena Boschi, FOTO e VIDEO della mozione di sfiducia individuale presentata alla Camera dal Movimento 5 Stelle contro il ministro delle Riforme e dei Rapporti col Parlamento. Nelle foto scattate a Montecitorio di vede la tensione prima della votazione, durante il discorso con cui Maria Elena Boschi ha difeso suo padre, ex vicepresidente della fallita e salvata Banca Etruria, e le sue ragioni contro chi parlava di “conflitto di interessi”.

L’Aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia individuale presentata da M5S nei confronti del ministro Boschi. I voti a favore sono stati 129, 373 i contrari. Fra i sì, da notare quello di Stefano Fassina.

“La Boschi ha un conflitto di interessi grande non come una casa, ma come una banca tutelata dall’intervento del governo”. Ha detto il deputato di M5s Alessandro Di Battista parlando in Aula alla Camera. “Lei è il punto d’intermediazione tra la Banca e suo padre – dice ancora rivolto al ministro Boschi -, non ci interessa il quantitativo ma la problematica politica. Un ministro deve essere al di sopra di ogni sospetto e lei non lo è. Il fatto che non fosse presente ai consigli dei ministri dove sono stati assunti provvedimenti in materia di banche avvalora il suo conflitto d’interessi e non la protegge”.

Il discorso di Maria Elena Boschi: “Bugie, denigrazioni, chiacchiericci, maldicenze fanno parte delle regole del gioco. Fare il ministro a 34 anni forse attira invidia, ma invidia e maldicenze non mi fanno paura”.

“Io sono sempre dalla parte delle istituzioni”, ha detto la Boschi facendo riferimento ad altri tipi di comportamento da parte di esponenti di passati esecutivi, come quello della “Giustizia che telefonò”, in base ad alcune intercettazioni pubblicate dalla stampa, ad alcuni amici…. Il ministro delle Riforme ricorda inoltre che suo fratello si dimise dalla banca in questione nel marzo dello scorso anno per mettersi in proprio. “Unico collegamento con quella banca è l’aver poi conosciuto una collega con la quale si è spostato e insieme alla quale ha acceso un mutuo.

“Se mio padre ha sbagliato deve pagare, perchè nell’Italia che stiamo ricostruendo non c’è spazio per due pesi o due misure, ma a giudcarlo non devono essere i talk show. Quella della mia famiglia è una storia semplice, umile e forte. Non mi arrabbio per le maldicenze che ho sentito raccontare in questi giorni. Ma se avrò la fortuna di essere madre spero che i miei figli siano orgogliosi di me come io lo sono di lui”.

“Non è mia intenzione esprimere valutazioni per la campagna contro la mia famiglia e contro il governo”.
Mio padre accettò nel 2014 l’incarico nella banca Etruria e con un decreto del febbraio 2015 gli è stato tolto l’incarico, dov’è il favoritismo nell’aver fatto perdere l’incarico a mio padre? Dov’è il favoritismo di bankitalia nell’aver fatto pagare una multa di 144 mila euro? Se lo è chiesto la Boschi nel suo intervento di replica durante il dibattito sulla sfiducia individuale al ministro. Boschi ha chiesto all’Aula di ascoltare il suo intervento senza pregiudizi sottolineando di essere fiera di suo padre e della sua famiglia. E che in caso di accertate azioni personali che effettivamente avrebbero potuto favorire il padre sarebbe stata lei stessa a dimettersi.

“Mio padre è stato commissariato e sanzionato. Non c’è nessun favoritismo nella nostra Italia”. Nella mozione si sostiene, ha sottolineato, che gli atti del governo “hanno favorito me o la mia famiglia”, ma “anche questo non è vero”. Boschi ha ricordato che la sua famiglia possedeva poche migliaia di azioni, ognuna del valore (all’epoca) di circa un euro l’una, ma che oggi valgono zero. “Io posseggo, anzi possedevo, 1.557 azioni di Banca Etruria, per un valore totale di 1500 euro. Oggi equivalgono zero e sono carta straccia. anche altri in famiglia hanno piccoli pacchetti. Mio padre possedeva 7.550 azioni”. “Trovo suggestivo – ha sottolineato – sentire che con un pacchetto di 1.557 azioni io fossi la proprietaria della banca o che lo fosse la mia famiglia. Dire che la Banca Etruria è la banca della famiglia Boschi è suggestivo, ma non corrisponde a verità fatti”.

“Si cerca con malizia di sostenere che il decreto del governo abbia favorito me e la mia famiglia. Nè io, né la mia famiglia – spiega in Aula il ministro Boschi – abbiamo acquistato o venduto azioni da quando io sono stata al governo, nessun plusvalore può essere stato realizzato. Ma siccome non voglio che ci siano dubbi in questa Aula, proviamo ad immaginare che ci siano state azioni”. “Prima del decreto il valore era sceso causando una minusvalenza – spiega ancora il ministro -. A seguito del decreto c’è stato un rialzo titoli che ha ridotto di 369 euro la minusvalenza. Ammesso che avessi venduto azioni, ma non lo ho fatto, il grande conflitto di interesse di cui stiamo parlando al paese sono 369 euro. Analogo ragionamento vale per il pacchetto azionario della mia famiglia: ci sarebbe stato un conflitto di interessi per 2300 euro”.

Maria Elena Boschi lancia la “sfida” ai “colleghi” che hanno firmato la mozione di sfiducia. “Io sono dalla parte delle istituzioni e non ho mai favorito familiari o amici, non c’e’ nessun conflitto di interessi”, ha detto chiamando il giudizio della Camera sul fatto se abbia o no tratto “vantaggi” dalla vicenda Banca Etruria. “I colleghi sono liberi di pensare quello che vogliono ma dico che le maldicenze, le invidie e i chiacchiericci che mi hanno coinvolto non mi fanno paura, anche perchè ho avuto attestati di stima ed amicizia non solo da parte dei colleghi ma anche di cittadini che mi incoraggiano ad andare avanti”.

“Volete indebolire il governo? Lasciate perdere”. Lo ha detto Maria Elena Boschi, chiudendo il suo intervento alla Camera sulla mozione di sfiducia presentata contro di lei. “La realtà dei fatti – ha aggiunto – è molto più forte del qualunquismo, della demagogia e del populismo che dice che alcuni non sono uguali davanti alla legge. Nella nostra Italia siamo tutti uguali davanti alla legge e questo è dimostrato. Auguro a tutti voi di giudicare i fatti, che sono più forti della demagogia. A chi pensa così di indebolire il governo, dico: lasciate perdere”. “Il Governo è attrezzato per respingere attacchi e portare avanti la nostra azione. Non ci fermeranno le bugie, ma andremo avanti per dare all’Italia una nuova opportunità”, ha concluso.