Marino decaduto, day after: gelati, sorrisi e orgoglio FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Ottobre 2015 - 20:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA- E’ tornato a passeggiare nella sua Roma da semplice cittadino. Zaino in spalla fino al Campidoglio di cui fino a ieri era l’inquilino. Il primo giorno da sindaco decaduto Ignazio Marino lo trascorre così. Un day after in piazza per rincuorare il suo animo “deluso dal Pd” con applausi e l”affetto’ del popolo. Ma non sono solo applausi.

Sono molto orgoglioso di quello che ho fatto in questi due anni e mezzo” rivendica il marziano che già pensa al futuro. Bruciano le pugnalate dei 26 consiglieri traditori, soprattutto quelle per mano Pd. Parlare di primarie e ricandidatura forse è prematuro. Ma in tanti sono pronti a scommettere che per il chirurgo non è finita. Anche perché, chiosa oggi Marino, “non ho programmi di morte imminente. Questa è la mia città”.

È uscito di casa sorridente, in completo blu e cravatta rossa e con sulle spalle l’immancabile zainetto. Chi ci ha parlato lo definisce “sereno e tranquillo”. Il giorno dopo la sua caduta dal colle capitolino Marino ha scelto di passeggiare tra le vie della Capitale di cui non è più sindaco. Saluta, fa il gesto della vittoria con le mani e si ferma a parlare con bambini e cittadini. Incassa applausi. Più di una volta. Si ferma a prendere anche un gelato e un the caldo da Giolitti, storico bar romano a due passi da Palazzo Chigi, casa del suo avversario Matteo Renzi, “l’unico mandante” di quelle 26 pugnalate ricevute ieri dai consiglieri comunali dimessi.

“Le persone perbene stanno con lei” lo incita un signore e lui risponde “Lo so, lo so”. Altri invece commentano “Che peccato che va via”, “Viva la legalità Marino ‘sti imbroglioni ti hanno fregato. È stato Renzi”.

Ma non sono solo applausi. Qualcuno lo ha salutato gridando “Marino vattene a casa”. Intanto oggi, riferisce il chirurgo, “alcuni leader del Pd lo hanno chiamato”. Le voci parlano di Romano Prodi, Massimo D’Alema, Gianni Cuperlo. Anche se il commissario Pd a Roma Matteo Orfini torna a infierire sul caso: “Il Pd le ha provate tutte – dice – Marino ha perso credibilità, lui è il responsabile”.

A bruciare sono soprattutto le ultime indiscrezioni di stampa. E cioè che il sindaco fosse indagato per lo scontrino gate fin da martedì e, pur essendone a conoscenza, non ne avrebbe fatto parola il giorno successivo nel vertice con Orfini e alcuni assessori, né in giunta. Anzi ha rilanciato ritirando le dimissioni.

Messi alle spalle quei giorni difficili l’ex sindaco è tornato subito a sorridere: si è concesso una passeggiata a ritmo sostenuto, dal Pantheon – la sua casa è lì a due passi – fino in piazza del Campidoglio. In tanti lo salutano dalle macchine. Dai finestrini abbassati escono mani che fanno il segno dell’ok. Alcuni gridano “Ignazio non mollare”, “Bravo Marino”.

Domani sul colle arriverà il neocommissario Francesco Paolo Tronca. Ancora non si sa se ci sarà un passaggio di consegne in Campidoglio con l’ex primo cittadino, anche se sembra di no. Marino avrebbe in programma una domenica fuori porta. Del prossimo futuro del marziano nessuno sa.