Marte: le prime foto del monte Sharp scattate dalla sonda Nasa Curiosity

Pubblicato il 28 Agosto 2012 - 13:30 OLTRE 6 MESI FA

(Foto Nasa)

ROMA – La sonda Curiosity è arrivata su Marte e subito ha scattato le prime foto. Paesaggi di rocce e polvere rossa osservati dalla sala di controllo del Jet Propulsion Laboratory, Jpl, di Pasadena, in California. Ma Curiosity ha anche un altro primato: quello di aver invito il primo messaggio che ha viaggiato da un pianeta ad un altro. La voce di Charles Bonden, amministratore capo della Nasa, è stata preregistrata e inviata dal pianeta rosso alla Terra.

Le immagini ritraggono il Monte Sharp, una formazione a torre situata nel cratere Gale, che si trova nell’emisfero sud del pianeta. John Grotzinger, del California Institute of Technology, ha detto: “Stiamo osservando una caratteristica spettacolare del cratere e ci stiamo rendendo conto che c’è un grande cambiamento sul monte Sharp in atto”.

Gli scienziati hanno osservato degli strati vecchi di roccia in fase di trotazione, una condizione che indica un fenomeno di tettonica delle placche che può essere studiato e paragonato a quello del movimento delle placche terrestri.

Altro record per Curiosity è il messaggio di Bolden che prende atto della difficoltà di atterraggio di un rover su Marte, si congratula con la Nasa e con i partner commerciali e governativi dell’agenzia del successo avuto finora dalla missione e sottolinea che la ”che la curiosità è ciò che spinge gli uomini a esplorare”.

Bolden aggiunge: “La conoscenza che speriamo di ottenere dall’osservazione e dall’analisi del cratere Gale ci darà molte informazioni sulle possibili tracce di vita su Marte. Curiosity porterà vantaggi anche sulla Terra e ispirerà una nuova generazione di scienziati ed esploratori per preparare la strada a una missione umana su Marte in un futuro non troppo lontano”.

Molte le speranze per questa missione, con Dave Lavery, capo del programma Curiosity della Nasa, che ha detto: “Con questa voce, è stato compiuto un altro piccolo passo nell’estensione della presenza umana oltre la Terra, e l’esperienza di esplorare mondi remoti viene portata un po’ più vicino a tutti noi. Ci auguriamo che la missione Curiosity possa essere di ispirazione a qualcuno che sarà il primo a toccare la superficie di Marte. E come e’ successo per il grande Neil Armstrong, si parlera’ a gran voce del prossimo gigante passo nell’esplorazione umana dello spazio”.