Melania Trump, Ivanka Trump: FOTO di first lady e “first daughter”. Chi sono la moglie e la figlia di Donald Trump

di Edoardo Greco
Pubblicato il 9 Novembre 2016 - 10:59 OLTRE 6 MESI FA

Melania Trump e Ivanka Trump: le FOTO della first lady e della “first daughter”, chi sono la terza moglie e la primogenita di Donald Trump, presidente eletto degli Stati Uniti, l’uomo che ha battuto Hillary Clinton alle elezioni presidenziali Usa dell’8 novembre 2016.

Melania Trump è la prima First lady che ha posato senza veli. E quella con maggiore appeal fotografico per il suo passato da modella. Melania Trump è anche la prima First Lady straniera dai tempi della londinese Louisa Catherine Johnson (1775-1852), la moglie di John Quincy Adams. Melania parla cinque lingue, tra le quali l’italiano: sloveno, italiano, inglese, francese, tedesco e serbo. Mentre il magnate dell’edilizia si affermava nei sondaggi, Melania veniva considerata il “lato buono” di Donald, del quale l’ex modella aveva detto di non temere neanche i tradimenti. “Non me ne preoccupo. So chi sono e se un uomo non vuole stare con me o io non voglio stare con lui, allora arrivederci”, aveva affermato, sicura di sé di recente.

Nata in Slovenia, a Sevnica, il 26 aprile 1970, con il nome Melanija Knavs, poi “germanizzato” in Melania Knauss, ha iniziato a calcare le passerelle di moda a cinque anni e ha fatto la sua prima pubblicità a 16 anni. Alta 1,80, ben educata e timida, ha studiato architettura all’Università di Lubiana (ma non si è mai laureata) e poi si è trasferita a Milano, dove era stata ingaggiata da un’agenzia di moda. “Non è mai stata una persona da feste, preferiva stare in casa“, avevano raccontato alcuni suoi amici al New York Post. Nel 1996 il trasferimento a New York per seguire la carriera da modella. E qui, che in uno dei pochi eventi pubblici a cui ha partecipato, ha incontrato Donald Trump. “È stato amore a prima vista” aggiungono gli amici.

Il magnate miliardario le ha chiesto il numero di telefono, ma lei inizialmente lo ha respinto. “Era lì con un’altra donna, come potevo dargli il mio numero? Non sono una persona che dà il suo numero facilmente”, ha raccontato successivamente. Melania Trump ha chiesto a Donald il suo numero e lo ha poi chiamato. Da qui l’inizio della loro storia d’amore, caratterizzata all’inizio dalle critiche per la differenza d’età (24 anni). Ma alla fine i due hanno convolato a nozze, con il solo abito della sposa costato 100.000 dollari.

Ivanka Trump, nata il 30 ottobre 1981, primogenita di Donald, è figlia della prima moglie (1977-1992) del presidente eletto, la ex modella ceca Ivana Trump (anche lei, come Melania, proveniente dall’Europa dell’est). Ivanka è imprenditrice e madre di tre figli. Donald Trump l’aveva elogiata dopo la convention di Cleveland, quella dell’incoronazione a candidato repubblicano: “Ivanka è stata fantastica”. Non è un caso che abbia voluto la figlia Ivanka al suo fianco a dargli man forte nel lanciare l’ultima sfida della sua corsa per la Casa Bianca. Ivanka ha fatto la spalla al padre. Con un intervento in cui i convenevoli sono stati tenuti al minimo e la ragazzina fotografata da giovanissima nei rotocalchi per via delle storie di mamma e papà ha confermato di essere cresciuta seguendo il consiglio di papà: “Se proprio devi pensare, allora pensa in grande!”. Eccola sul palco, dove ha tentato di rispondere una ad una alle domande di una elettrice che come modello ha in mente più lei del patriarca Donald. Lo ha fatto replicando alle accuse di sessismo e maschilismo non solo difendendo il padre-candidato, ma spiegando e rilanciando, nel porre come tema non tanto la discriminazione di genere sul posto di lavoro – su cui ha garantito, le aziende Trump sono in controtendenza – quanto quella contro le madri che lavorano avanzando come valore la tutela della maternità. Un tema scottante ma cruciale presso una parte di elettorato che guardava a Trump con qualche sospetto. Del resto è noto che Ivanka è più liberal del padre e nei mesi scorsi il suo suggerimento per un’apertura al Planned Parenthood, il programma per la pianificazione familiare per le donne, ha creato scossoni e critiche all’interno del partito repubblicano. Una posizione che però potrebbe aiutare ad attirare elettori indipendenti. È l’altra faccia di Donald. Lo umanizza, lo porta tra i suoi con decisione e piglio e forse più di Donald Junior è lei a gettare le basi per una “Trump Dynasty” che dai palazzi della Quinta Strada potrebbe spostarsi a Washington. Lì dove invece è  cresciuta l”amica per la pelle” di Ivanka, Chelsea Clinton.

Cronologia Melania: i titoli dei giornali su Melania Trump negli ultimi mesi di campagna elettorale.
5 novembre: Melania Trump lavorò negli Usa senza permesso. Melania Trump, di origini slovene, esercito’ la professione di modella negli Stati Uniti almeno 10 volte prima di ricevere il regolare permesso di lavoro. Lo rivela l’Associated Press sulla base di contratti e documenti di cui è venuta in possesso. La cifra pagata per quelle prestazioni fu di oltre 20 mila dollari. La moglie di Donald Trump, che ha ricevuto la “green card” nel 2001 ed è diventata cittadina Usa nel 2006, ha sempre affermato di essere arrivata nel Paese legalmente e di non aver mai violato le norme sull’immigrazione.

4 novembre. Discorso Melania Trump, sospetti su nuovo plagio. Melania Trump accusata di nuovo di plagio. Secondo quanto riferisce Huffington Post, alcuni passaggi dell’unico comizio elettorale tenuto dalla moglie del candidato repubblicano alla presidenza in Pennsylvania sarebbero stati copiati da un’intervista rilasciata nel 2011 dall’ex moglie di Trump, Marla Maples.
In particolare le frasi incriminate si riferiscono alla sua gioventù in Slovenia e il sogno americano. Durante il suo discorso, Melania aveva detto che per lei l’America significava che “se sogni qualcosa si può realizzare”. La stessa frase fu stata usata appunto dalla Maples qualche anno fa.
Ancora sempre secondo Huffington Post, quella stessa frase può essere considerata anche una citazione dello scrittore William Arthur Ward. “Se puoi immaginarlo, puoi raggiungerlo. Se puoi sognarlo, puoi diventarlo”.
L’attuale signora Trump, durante il suo intervento alla convention repubblicana di Cleveland, era stata accusata di aver copiato le parole della First Lady Michelle Obama.

21 ottobre: Padre di Melania scontò una pena per reati fiscali. Lo sloveno Viktor Knavs, padre di Melania e suocero di Donald Trump, il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati uniti, sarebbe stato condannato quarant’anni fa in Slovenia, all’epoca parte della Jugoslavia socialista, per evasione fiscale e commercio illecito di automobili, reati per i quali dovette scontare anche una pena carceraria. Lo scrivono oggi i media di Lubiana, riferendosi alle rivelazioni di un portale di gossip, di proprietà di Bojan Pozar, autore un anno fa di una biografia non-autorizzata di Melania, nata e cresciuta in Slovenia, da dove negli anni Novanta emigrò in America per tentare una carriera nel mondo della moda. Secondo queste informazioni, che Pozar sostiene di aver trovato negli archivi giudiziari, Knavs era stato inizialmente impiegato in un negozio di autoricambi, per poi intraprendere una carriera autonoma di vendita di auto usate. Nel 1974, quando Melania aveva quattro anni, avrebbe avuto problemi con la legge a causa di evasione fiscale e vendita di auto di provenienza poco chiara. Nel libro su Melania, con il quale ha voluto mettere in cattiva luce indirettamente anche la candidatura di Trump, il giornalista sloveno sostiene che Knavs è stato membro della Lega dei comunisti sloveni, fatto però comune all’epoca trattandosi di un partito di massa.

18 ottobre: Melania rompe il silenzio, ho accettato scuse di Donald. Melania Trump rompe il silenzio. E scende in campo in difesa del marito, definendo ”bugie” le accuse sessuali rivolte a Donald Trump e attaccando i democratici per aver iniziato la guerra delle vite private pubblicando una sua foto nuda quando era modella. A poche ore dall’ultimo scontro televisivo fra Hillary Clinton e Trump, Melania compare in una serie di interviste televisive, le prime dopo la diffusione del video shock del 2005, in cui Trump si lascia andare a commenti sessisti, e dopo la convention repubblicana. Interviste nelle quali Melania gioca il ruolo di Hillary durante lo scandalo Lewinsky, dopo aver ‘vestito’ i panni di Michelle Obama alla convention tanto da essere accusata di plagio. La moglie di Trump si rivolge direttamente agli elettori americani, invitandoli a lasciarsi alle spalle le accuse sessuali su Trump e a guardare avanti. ”Non dovete dispiacervi per me, posso sopportare tutto”, afferma Melania con un forte accento sloveno, che ha spinto, forse in modo esagerato, la Cnn a sottotitolare alcune parti dell’intervista. L’ex modella difende fermamente il marito: le accuse mosse nei suoi confronti sono ”bugie”, ”io gli credo”, ”non è stata fornita alcuna prova”. Sul video sessista di Trump e Billy Bush, Melania ribadisce che il linguaggio usato dal marito e’ ”inaccettabile, mi ha profondamente offesa. Non e’ l’uomo che conosco”. Ma ”mi ha chiesto scusa, e io ho accettato le sue scuse, stiamo andando avanti”. Melania definisce lo scambio fra Trump e Bush una ”chiacchierata fra ragazzi. Mi chiedo se sapessero che i microfoni erano accesi” aggiunge Melania, puntando il dito contro Billy Bush colpevole di aver trascinato e incitato Trump nei commenti. La difesa del marito e’ accompagnata da un attacco ai democratici. ”Sono loro ad aver iniziato” la guerra nelle vite private. ”Hanno iniziato con una mia foto di quando ero modella. Era i tempi in cui sfilavo, e sono orgogliosa di quello che ho fatto. Ho lavorato duramente”, dice Melania, difendendo il marito per essere comparso accompagnato da donne che accusano l’ex presidente Bill Clinton di averle assalite sessualmente. ”Se loro tirano fuori il mio passato, perche’ no?”. Melania guarda poi avanti, a un suo possibile futuro alla Casa Bianca da First Lady. Un futuro in cui potrebbe impegnarsi nella lotta al bullismo, soprattutto quello sui social media.

23 agosto: Mail la bolla come escort, Melania Trump querela – Melania Trump questa volta passa alle vie legali. I suoi avvocati hanno annunciato querela nelle scorse ore contro il tabloid britannico Daily Mail, accusato – riportano i media londinesi – di aver sparso voci e pettegolezzi “falsi al 100%” su di lei. La consorte del magnate e candidato repubblicano alla presidenza Usa punta il dito contro i sospetti di ‘immigrazione illegale’ rilanciati sul suo passato dal Mail sulla base d’un articolo analogo – gia’ smentito dall’entourage di Trump – del sito americano pro-Hillary Politico. Sospetti a cui la sensazionalistica testata di Londra ha sommato qualche maldicenza su fantomatiche attivita’ da escort attribuite alla pretendente first lady di origine slovena negli anni 90.

1 agosto: Trump non imbarazzato da foto Melania senza veli – Le foto senza veli dell’aspirante first lady Melania Trump pubblicate dal New York Post sono una “celebrazione del corpo umano”: lo ha spiegato la campagna elettorale del candidato repubblicano alla Casa Bianca. Il portavoce di Trump, Jason Miller, ha precisato che gli scatti risalgono a prima che la coppia si conoscesse, e che comunque il tycoon non è sconvolto dalla cosa: “Non c’è nulla di cui essere imbarazzati, Melania è una bella donna”, ha affermato Miller secondo quanto riportato dalla Cnn. Quindi, ha ribadito che il candidato repubblicano e’ “più concentrato sulla direzione del Paese e su che cosa fare per migliorare le cose”.

31 luglio: New York Post pubblica foto senza veli di Melania – Il New York Post, tabloid di proprietà di Rupert Murdoch, pubblica oggi in prima pagina una foto dei Melania Trump senza veli. L’immagine particolarmente rivelatrice risale al 1995 quando Melania faceva la modella e fu scattata per una rivista francese. Il richiamo in prima promette poi un più vasto servizio all’interno, con foto esclusive, di Melania Trump “come non l’avete mai vista”. Non è la prima volta che emergono fotografie della aspirante first lady del periodo in cui faceva la modella con discreto successo, cui il candidato Donald Trump ha in passato risposto affermando che si trattava della sua carriera. Quella pubblicata oggi in prima dal Post appare tuttavia come la piu’ audace delle foto diffuse fino ad ora.

28 luglio: biografia e sito Melania Trump spariscono dal web – Il sito e la biografia di Melania Trump spariscono da internet. Lo riferisce l’Huffington Post secondo cui non e’ piu’ possibile avere accesso alle informazioni sulla moglie del candidato repubblicano alla presidenza cosi’ come apparivano la settimana scorsa durante i giorni in cui si svolgeva la convention repubblicana a Cleveland in Ohio. L’Huffington Post si è quindi chiesto se la mossa non sia una sorta di corsa ai ripari da parte della campagna di Donald Trump dopo la polemica scoppiata per il discorso della signora Trump alla convention repubblicana. Discorso finito sotto accusa per essere stato copiato da un precedente discorso della First Lady Michelle Obama. Contemporaneamente alle accuse di plagio, inoltre, Melania era finita nel mirino anche per aver fornito false informazioni sui suoi titoli di studio affermando di avere una laura in architettura e design quando in realtà non aveva mai portato a termine gli studi e fermandosi invece al primo anno di università.

20 luglio: Autrice testo Melania ammette colpa e si dimette – Spunta l’autrice del discorso di Melania Trump alla convention di Cleveland, copiato da un intervento di Michelle Obama nel 2008. Meredith Mciver, dello staff del tycoon, ha ammesso le sue responsabilità e ha chiesto scusa per il plagio, presentando le sue dimissioni. Queste ultime però sono state respinte dalla campagna di Trump.

19 luglio: Bufera su Melania, discorso copiato da Michelle Obama – Donald Trump è furioso. La prima giornata della sua convention, quella di Cleveland, rovinata sul piu’ bello: il discorso della moglie Melania. Il momento più atteso dell’inizio della kermesse, per il quale il tycoon ha rotto la tradizione salendo anche lui sul palco, e presentando in una coreografia da concerto rock (in sottofondo le note di ‘We are the Champions’) quella che ha chiamato “la prossima first lady”. Ma “The Donald”, raggiante come non mai, non ha fatto nemmeno in tempo a tornare in albergo. In auto squillano i telefonini, e le lodi per l’intervento dell’ammirata consorte si sono in un attimo trasformate in una pioggia di critiche. E queste, a distanza di ore, hanno scatenato una vera e propria bufera che imbarazza oltremodo Trump e i responsabili della sua campagna. L’accusa e’ pesante: le parole usate dal palco dalla ex modella di origine slovena sono state letteralmente copiate da Michelle Obama. Le stesse che l’attuale inquilina della Casa Bianca pronuncio’ alla convention democratica del 2008. Un plagio che – nonostante le smentite – appare palese mettendo a confronto alcuni dei passaggi in questione, come da ore stanno impietosamente facendo tutte le principali tv americane e internazionali. La Casa Bianca gongola: “Lasciamo parlare gli altri”, afferma il portavoce. E le immagini. I primi a segnalare le frasi fotocopia tra Melania e Michelle sono stati i social media, a partire da Twitter, a cui non e’ sfuggito come la signora Trump, nel ricordare la sua educazione in Slovenia piuttosto che la figura dei genitori, ha seguito parola per parola gli stessi concetti espressi dall’attuale first lady ben otto anni fa. Fin quasi alla virgola. Una tegola enorme sul tycoon, che ha lavorato settimane per fare della convention repubblicana un vero e proprio show di famiglia, una passerella mediatica che vedrà salire sul palco anche i figli Donald jr., Eric, Tiffany e Ivanka. Il tentativo di rafforzare nella quattro giorni di Cleveland l’immagine di leader credibile e affidabile – sottolineano alcuni osservatori – potrebbe subire un duro colpo. Anche perche’ travolti dalla polemica il clan e la squadra di Trump vacillano. Prima Melania afferma di aver scritto da sola il discorso: “Solo qualche piccolo aiuto e consiglio”, ha assicurato alla Nbc. Poi il responsabile della campagna del tycoon, Jason Miller, ammette che a stilare l’intervento e’ stato qualcun’altro, ma senza specificare chi. Nel mirino Stephen Miller, il principale speechwriter di Trump. Ma soprattutto Paul Manafort, il chief strategist che gestisce ogni dettaglio della convention, dal programma ai discorsi dei vari oratori. Voluto fortemente dal candidato repubblicano che settimane fa per fargli posto ha silurato il suo ex capo della comunicazione. E il partito repubblicano si spacca sulla vicenda. Pesano però le parole del numero uno, Reince Preibus: “Io lo speechwriter lo licenzierei”. E a rovinare definitivamente la giornata di Trump anche l’Huffington Post, che raccoglie le rivelazioni dei biografi di Melania che – affermano – non si sarebbe mai laureata come dichiarato ufficialmente. Una bugia dunque. E come se non bastasse l’ira di Brian May, storico chitarrista dei Queens, si scaglia contro il tycoon: non si azzardi a usare i nostri brani.

19 luglio: Melania non si è mai laureata – Melania Trump non si è mai laureata. Dopo le accuse di plagio per aver presumibilmente usato due interi passaggi da un discorso di Michelle Obama, l’Huffington Post apre un nuovo fronte che imbarazza la candidata first lady. Citando due giornalisti sloveni che hanno scritto la biografia della moglie del magnate newyorchese del mattone, il sito svela che Melania, a dispetto di quanto viene detto pubblicamente, non ha mai portato a termine gli studi universitari. Li avrebbe invece abbandonati al primo anno. Nella biografia ufficiale Melania Trump, my World in particolare si legge come la signora Knauss ha iniziato a fare la modella a 16 anni, una carriera che è diventata a tempo pieno solo dopo la laurea in Design e architettura all’università della Slovenia. Piccolo particolare – rivela però l’Huffington Post – è che una laurea non c’è mai stata, perché Melania avrebbe in realtà interrotto gli studi quando era solo una matricola. Sempre secondo quanto riferisce il sito, la nuova rivelazione sulla signora Trump solleva questioni su altre possibili ‘bugie’ intorno alla figura dell’aspirante first lady.