Morosini. Non solo la macchina del vigile ha bloccato l’ambulanza?

Pubblicato il 16 Aprile 2012 - 12:44 OLTRE 6 MESI FA

PESCARA –  Carlo Maggitti, comandante della Polizia municipale di Pescara, ha espresso il suo cordoglio alla famiglia di Piermario Morosini, il calciatore morto nel corso di Pescara-Livorno,  ma ha anche chiarito la sua posizione e confermato che l’ambulanza non è stata bloccata solamente dalla macchina della polizia ma anche da altre vetture.
Secondo quanto riportato da “La Stampa“, qualcosa è filtrato dal comando della Polizia municipale. L’atteggiamento delle forze dell’ordine abruzzesi è quello dello scarica barile; la colpa non sarebbe della macchina della polizia ma di quelle di personaggi “più influenti”.

“D.M., funzionario di lungo corso non vuole parlare all’inizio ma rompe gli indugi al pensiero di quel ragazzo, un tenente di 37 anni e 12 di esperienza che non si dà pace per aver chiuso la sua vettura dopo averla parcheggiata vicino al «gate» di entrata al campo. «È sotto shock, non lo aveva mai fatto – dice il funzionario a La Stampa -. Doveva andare alla centrale del Gos e ha parcheggiato lì, ma non era il solo». C’erano altre due vetture infatti come confermerà il comandante Carlo Magitti. Ma di chi erano? «Di gente più importante di noi – spiega D.M. – Perché gli operatori dell’ambulanza non hanno detto di spostarle o i funzionari del Gos non le hanno segnalate visto che controllano la struttura con telecamere?»”.

Secondo la ricostruzione pubblicata da “La Stampa”, il tenente avrebbe cercato di scendere dalla torre dei Gos ma gli ascensori erano ingolfati perché tutti volevano scendere per capire cosa succedeva a Morosini.

“Il resto è cronaca, ancora dai lati oscuri come quello del defibrillatore. Il sindaco Mascia e il primario Leonardo Paloscia raccontano dei defibrillatori, quella cassetta gialla accanto ai soccorritori che non sarebbe stata usata perché non ve ne erano le condizioni. Altri sono convinti che i defibrillatori sono arrivati dall’ambulanza e che se usati prima forse avrebbero potuto aiutare Moro. Dubbi sui quali solo la legge e la medicina (l’autopsia sarà fatta oggi) potranno dare chiarimenti”.