Morrissey conquista Roma: al concerto è vietato consumare carne e pesce FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 14 Ottobre 2014 - 14:36 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – A pochi giorni dalle rivelazioni alla stampa sulla sua lotta contro il cancro, Morrissey l’ex leader degli Smiths oggi 55enne, una delle personalità più carismatiche, talentuose e polemiche del rock britannico degli ultimi 30 anni, lunedì 13 ottobre è arrivato a Roma per un concerto sold-out (che verrà replicato oggi 14 ottobre poi altre cinque tappe in Italia) e l’ha conquistata, con energia e classe. Iniziando alle 21 in punto, in un’ora e mezza serratissime, la platea si è fatta trascinare da una scaletta di 18 pezzi, in cui la sostanziosa presenza delle canzoni del suo decimo album da solista, World Peace Is None of Your Business, uscito qualche mese fa, a cinque anni dal suo ultimo cd in studio, si è armonizzata con i brani del suo percorso ‘solo’, e alcune gemme degli Smiths, il gruppo da lui fondato con Johnny Marr nel 1982 e scioltosi nel 1987, diventato fonte d’ispirazione per una nuova generazione di musicisti. Il cantante, apparso sul palco in camicia di seta marrone e pantaloni neri tra un brano e l’altro ha anche regalato qualche battuta, come ‘Il dottore mi ha detto di sorridere, perciò non lo farò’, poi si è detto sollevato nel trovare una platea piena ”visto che oggi ho girato tutta Roma e non ho visto neanche un poster del concerto… perché.. va sempre così, povero me” ha scherzato.

Il concerto si è aperto nel segno degli Smiths (candidati a entrare nel 2015 nella Rock ‘n Roll Hall of fame) con l’intensa title track del loro penultimo album insieme, The queen is dead del 1986 (con la regina Elisabetta che sul grande schermo a fondo palco, in un fotomontaggio mostra il dito medio) seguita da una delle dimostrazioni più recenti di Morrissey nell’abilità di mescolare leggerezza, ironia e denuncia, The Bullfighter Dies, dall’ultimo album, in cui l’artista di Manchester, vegetariano e strenuo difensore dei diritti degli animali, immagina una folla che non tifa per il torero ma per il toro. Si continua con l’atmosfera vagamente latina di un altro dei nuovi brani, il viaggio romantico di Kiss me a lot. E poi, fra le altre, Certain people I know (da ‘Your arsenal’ del 1992), Earth Is the Loneliest Planet e un altro capolavoro degli Smiths, l’autoritratto intimo di ‘How soon is now?’.

Si torna all’oggi con la canzone che dà il titolo al nuovo album, World Peace Is None of Your Business, critica a base di chitarra rock a un sistema che ci vuole insensibili davanti alle tragedie nel mondo (‘Each time you vote you support the process…’). Nell’alternarsi tra presente e passato, perfettamente orchestrato con Jesse Tobias e Boz Boorer alle chitarre, Solomon Walker (basso), Matt Walker (batteria), Gustavo Manzur (tastiere e percussioni) si passa, fra le altre, dall’affascinante giro su temi (e rime) della beat generation di Neal Cassady Drops Dead, alle struggenti Trouble loves me (da Maladjusted del 1997) e To Give (The Reason I Live), versione di ‘Moz’ del grande successo di Frankie Valli. Ritorno agli Smiths con Meat is murder (accompagnata sul megaschermo da immagini forti di animali scannati nei mattatoi) e il colpo al cuore di Asleep, con tanto di applauso a scena aperta. Per arrivare al bis, con il musicista che torna sul palco in una nuova camicia sgargiante (che a fine brano si toglie e lancia alla folla) per cantare un caposaldo della sua carriera solista, l’ode alla voglia di fuga di Everyday Is Like Sunday con una fan che riesce a salire sul palco e dargli un bacio. Dopo il concerto di Roma di domani, Morrissey sarà a Milano (16 ottobre), Bologna (17), Pescara (19), Firenze (21) e Padova (22).

(Foto Ansa)

E come in tutte le date del suo tour, il cantante ha portato anche a Roma iI suo stile di vita vegetariano: nel palazzetto sono stati affissi cartelli che invitavano il pubblico a non introdurre e consumare carne o pesce e i posti ristoro servivano solo piatti vegetariani, come il vegan burger. (Foto Instagram pubblicate sul sito Nerds Attack):