Morto Emilio Colombo, era l’ultimo costituente rimasto in vita

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Giugno 2013 - 23:26| Aggiornato il 25 Giugno 2013 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – E’ morto a Roma il senatore a vita Emilio Colombo. Se ne va l’ultimo costituente ancora in vita.

Colombo, che ci lascia a poco tempo da Giulio Andreotti, aveva 93 anni e in passato era stato presidente del Consiglio, più volte ministro e presidente del Parlamento Europeo.

Nato a Potenza l’11 aprile 1920, Emilio Colombo ha attraversato da protagonista tutta la storia politica italiana del Secondo dopoguerra e anche parte di quella europea, ricoprendo incarichi di primissimo piano – fino alla nomina a senatore a vita, nel gennaio del 2003, per decisione dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi – ma senza mai interrompere un legame con la sua città e la sua regione – la Basilicata – che ne hanno fatto il ”dominus” quasi incontrastato per decenni.

Laureato in giurisprudenza e proveniente dalla Gioventù di Azione Cattolica – in quel periodo storico autentica ”fucina” di uomini che hanno guidato l’Italia o hanno avuto responsabilità in settori importanti del Paese – Colombo fu eletto all’Assemblea Costituente a 26 anni, con poco meno di 21 mila voti di preferenza.

Nel 1948 fu poi eletto deputato, con oltre il doppio dei voti ottenuti due anni prima: è il decollo definitivo di una carriera che lo porterà, nell’agosto del 1970, a diventare Presidente del Consiglio, incarico che conserverà fino al febbraio del 1972. Prima era stato varie volte ministro (Agricoltura e foreste, Industria e commercio, Commercio, Tesoro, Esteri) e sottosegretario (agricoltura, lavori pubblici).

In campo europeo, Colombo ebbe un ruolo nei negoziati con la Francia all’epoca della politica della ”sedia vuota” inaugurata da De Gaulle: nel 1979 fu rieletto al Parlamento europeo con circa un milione di voti di preferenza. E’ stato presidente del Parlamento europeo dal 1977 e fu riconfermato nel 1979, anno in cui gli fu assegnato il premio ”Carlo Magno”, attribuito ogni anno proprio all’uomo politico che contribuisce di piu’ al processo d’integrazione europeo.

L’unico, forse, grande ”dispiacere” di una vita politica eccezionale è stata la mancata elezione al Parlamento del 2001: Colombo, candidato come indipendente con Democrazia Europea ottenne oltre undicimila voti (il 15,3%) ma non fu eletto. Due anni dopo, però, la nomina a senatore a vita gli restituì tutto con gli interessi. Dopo le ultime elezioni, ha guidato lui il Senato nella prima riunione.

(Foto LaPresse e Ansa)