Neve, Nemo arrivato su New York e Boston: due morti, 500mila al buio (foto)

Pubblicato il 9 Febbraio 2013 - 08:59| Aggiornato il 10 Febbraio 2013 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – Non è e non sarà Sandy. Ma anche Nemo, la tempesta di neve che si è abbattuta sul Nord-Est degli Stati Uniti, sta lasciando il segno. Il bilancio, del tutto provvisorio, per ora è di due morti a New York. Sarebbero invece più di 500mila le persone lasciate al buio dalla tempesta.

La chiamano ‘Monster Blizzard’, o anche Nemo, come il pesciolino arancione della Pixar: e in effetti potrebbe essere la tempesta di neve e vento più violenta che si abbatte sulla costa nordorientale degli Stati Uniti dal 1978, quando la ‘Great Blizzard’ fece oltre 50 morti.

A New York e Boston – dove vento e pioggia mista a ghiaccio imperversano dalle prime ore del pomeriggio di venerdì – le autorità hanno proclamato lo stato di emergenza, chiudendo scuole, uffici pubblici e parchi, e invitando la popolazione a non uscire di casa e a non mettersi in viaggio per nessun motivo.

Sono sette in tutto gli Stati in cui  è scattata l’allerta: Connecticut, Massachusetts, New Hampshire, New Jersey, New York, Rhode Island e Vermont. Sono attese nevicate – spiegano i metereologi – che potrebbero seppellire interi centri abitati, con venti da 50 a 75 chilometri orari. Ma non solo. La preoccupazione principale riguarda le zone che alcuni mesi fa sono state flagellate dall’uragano Sandy, soprattutto nel New Jersey e nello Stato di New York, dove sono attese onde alte fino a due metri che potrebbero provocare nuove disastrose inondazioni. Colpendo una popolazione che ancora non si e’ ripresa dall’uragano di ottobre. E’ massima allerta anche per il rischio di vasti blackout che potrebbero interessare centinaia di migliaia di famiglie.

In generale sono soltanto gli uragani ad avere un nome, maschile o femminile, mentre i blizzard, le tempeste di neve, sono anonime. Non questa volta, per effetto della rete e soprattutto di twitter. Nemo è stato anche ‘adottato’ dal sindaco Mike Bloomberg, sul conto ufficiale del comune di New York.  Tantissimi voli – oltre 3.000 – sono stati cancellati dalle compagnie aree, mentre gli aeroporti di New York e Boston sono stati chiusi. Anche la linea ferroviaria ad alta velocita’ gestita dalla societa’ Amtrak è stata sospesa in molti tratti, mentre le autorità sono pronte a chiudere strade e ponti ove fosse necessario. A New York e’ allerta anche per i tunnel sotto i fiumi Hudson ed East River che collegano l’isola di Manhattan agli altri quartieri della Grande Mela.

”Prepariamoci a una grande e potente tempesta”, ha detto in diretta tv il sindaco di Boston, Thomas Manino, lanciando un appello alla responsabilità a tutti gli abitanti e assicurando come le autorita’ cittadine siano pronte a fronteggiare qualunque tipo di emergenza. Il sindaco Bloomberg, e il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, hanno invitato la popolazione a lasciare il piu’ presto possibile gli uffici e i posti di lavoro, visto che le previsioni parlano di oltre 60 centimetri di neve in citta’. Lo stesso appello e’ stato lanciato a tutto il personale e i diplomatici del Palazzo di Vetro dell’Onu dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban ki-Moon. Sempre a New York le autorita’ cittadine hanno poi approntato dei rifugi per accogliere i senza tetto e le persone che eventualmente rimarranno senza luce. Il governatore del Massachusetts, Patrick Deval, ha chiuso tutte le strade, cosa che non succedeva dal ’78: e chi violera’ il divieto – ha scritto in un’ordinanza – rischia fino a un anno di carcere, oltre a una salatissima sanzione.

(Foto Epa/Ansa e Ap/LaPresse)