Neve a Roma, la denuncia dei pendolari: “A Orte ghiaccio nei vagoni”

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Marzo 2018 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA
Neve a Roma, la denuncia dei pendolari: "A Orte ghiaccio nei vagoni"

Neve a Roma, la denuncia dei pendolari: “A Orte ghiaccio nei vagoni”

ROMA – Cumuli di neve sui vagoni e carrozze interamente ghiacciate. Parlano da sole le foto del Comitato pendolari di Orte che denuncino la situazione di assoluto degrado riscontrata sul treno regionale numero 2321 proveniente da Ancona e diretto a Roma Termini.

Quando il treno è giunto ad Orte, con un ritardo di 75 minuti, i pendolari si sono dovuti fare strada su un convoglio gelato. Le proteste non sono tardate ad arrivare e il Comitato di Orte si è subito attivato con una lettera indirizzata a Trenitalia, alle Regioni Lazio, Marche ed Umbria e per conoscenza al Ministero Trasporto e Infrastrutture (MIT).

“Non bastava la soppressione del 50 per cento dei treni regionali e ritardi biblici su molti dei convogli in servizio. Questa mattina il treno RV 2321 proveniente da Ancona e diretto a Roma Termini con un ritardo ad Orte di 75 minuti, si presentava con due carrozze completamente ghiacciate e con presenza di neve all’interno dei vagoni. Altre carrozze, più fortunate, non avevano neve all’interno ma il riscaldamento non riusciva a portare la temperatura interna a valori accettabili. Abbiamo viaggiato con cappello e cappuccio. I viaggiatori hanno segnalato anche pericolose formazioni di ghiaccio in prossimità dei passaggi di intercomunicazione tra un vagone e l’altro”

In questi giorni, cancellazioni, ritardi e disagi di ogni genere stanno mettendo a dura prova la pazienza dei pendolari di tutta Italia. Alla luce degli ultimi bollettini della Protezione Civile, nel Lazio è stato deciso da Rfi (società di Ferrovie che gestisce le infrastrutture) di proclamare l’emergenza “neve e ghiaccio”: questo significa che ogni 10 treni solo 7 saranno assicurati.

“Il ghiaccio dentro delle carrozze – concludono i pendolari del Comitato – è la cartina di tornasole della scarsa manutenzione a cui sono sottoposti i convogli. Speriamo che chi ha la facoltà e la possibilità di “fare” muova qualche cosa al fine di garantire, a chi si sposta per studio o lavoro, la stessa dignità degli utilizzatori dei treni Alta Velocità”.