Nicola Porro su Twitter: “Oggi centesimo pezzo di Caverzan sui talk che non funzionano…”
Pubblicato il 15 Gennaio 2014 - 13:53 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Nicola Porro se la prende, via Twitter, con un altro giornalista del Giornale, Maurizio Caverzan: “Oggi centesimo pezzo @MCaverzan sui talk che non funzionano. Mentre i quotidiani dove lavoriamo godono di ottima salute”.
L’oracolo De Mita fa capire il flop dei talk, ecco l’articolo di Caverzan:
Ancora vivo. Non il vecchio Bruce Willis dopo una serie di agguati terrificanti. Ma Ciriaco De Mita, proprio lui, l’ex «intellettuale della Magna Grecia » in carne e ossa. Uno se lo immagina a Nusco a giocare a scopone e rimembrare i bei tempi andati. Invece, lievemente abbronzato, con cravatta ciclamino a pois sulle sue 85 primavere, spunta ad Agorà (Raitre, lunedì-venerdì, ore 8.00), in collegamento da Strasburgo dov’è europarlamentare – tra i più assenteisti – nelle liste dell’Udc. Lo spiazzamento è inevitabile. Che ci fa in televisione uno dei maggiori emblemi del declino della prima Repubblica ora che, dopo la sentenza della Consulta sul Porcellum, si comincia a evocare la necessità di fondare la terza? Il titolo di giornata è «Governo: in riforma smagliante? ». Ed è uno di quei titoli che consentono di divagare dal rimpasto ai fondi europei inutilizzati, dal reato di clandestinità alla difficile convivenza Letta-Renzi. E che danno modo a Gerardo Greco di interpellare il Grande vecchio come un oracolo.
Il quale non si risparmia di certo. E, pur con le proverbiali licenze di pronuncia al limite dell’incomprensibile («i dirigendi», «il periedo »…), si rimane con la sensazione che quello in forma smagliante sia lui. Ecco un blob di giudizi a ’mo di esempio: «il caso De Girolamo è un episodio di cronaca rosa »; «la Democrazia cristiana è più viva che mai, i democristiani sono morti»; «attribuire a Letta e Renzi la profondità di valutazione necessaria per fare politica mi sembra un giudizio molto generoso »; «nella prima Repubblica il Paese è cresciuto, nel periodo attuale, quello della modernità, si è impantanato »; «Grillo? La democrazia diretta è nata e funzionava in Grecia, quella moderna è rappresentativa». Tutt’altro che le solite «parole, parole, parole» che si sentono nei talk show tradizionali. Tra gli ospiti in studio c’è anche Osvaldo Napoli, uno che li frequenta abitualmente. Anche lui abbronzato, ma molto più di De Mita. Sarà per questo che i talk show attuali non funzionano?