Assalto No Tav. Alfano: “Delinquenti”. Caselli: “Azione di guerra” (foto armi)

Pubblicato il 14 Maggio 2013 - 20:34| Aggiornato il 15 Maggio 2013 OLTRE 6 MESI FA

CHIOMONTE (TORINO) – I No Tav attaccano “in modo militare”, quindi vertice di Stato a Torino. Al cantiere Tav di Chiomonte (in Val Susa) addirittura, potrebbero aver usato il mortaio. Come se si fosse in guerra. Per non parlare della pioggia di molotov che ha ricoperto il cantiere. Bengala, razzi e bombe carta: i No Tav non si sono fatti mancare niente. Dopo i primi ritrovamenti e sequestri, è stato trovato persino un mortaio artigianale. E allora ecco Alfano, Lupi, Caselli in vertice a Torino per prendere le contromisure.

Sequestrate, secondo quanto si apprende, anche alcune molotov e un maxi-petardo. Le molotov hanno centrato un generatore, danneggiandolo in modo grave. Danneggiati anche le recinzioni attorno al cantiere, dove l’attacco ha interrotto i lavori solo per pochi minuti. A scopo precauzionale, l’incontro a Bussoleno con i tecnici di Ltf, che avrebbero dovuto spiegare il progetto ai residenti così come avvenuto nei giorni scorsi a Susa, è stato annullato. I No Tav nei giorni scorsi avevano infatti preannunciato l’intenzione di boicottare l’incontro. Un risultato almeno l’hanno ottenuto.

La riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza è stata convocata d’urgenza presso la prefettura a Torino. Presenti il ministro degli Interni e quello delle Infrastrutture, Angelino Alfano e Maurizio Lupi e i magistrati Giancarlo Caselli e Marcello Maddalena. Presente anche il governatore piemontese Roberto Cota.

Presenti anche il vicecapo della polizia, Alessandro Marangoni, e il comandante generale dell’Arma, generale Leonardo Gallitelli. Presenti anche i vertici delle forze dell’ordine locali e, tra gli altri, il sindaco e il presidente della Provincia di Torino, Piero Fassino e Antonio Saitta, e alcuni sindaci della Valle di Susa.

ALFANO: I DELINQUENTI NON CI FERMANO – ”I fatti di questa notte hanno solo fissato la data non la scelta di venire qui a Torino. Fin da quando è sorto il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, avevo subito pensato di venire a Torino, perché bisogna affrontare il problema a livello territoriale”. A parlare è il ministro dell’Interno Angelino Alfano che aggiunge: “Al cantiere Tav di Chiomonte ci sono stati fatti gravissimi ed esecrabili”.

”In Italia comanda lo Stato e lo Stato non si fa sopraffare da delinquenti. Abbiamo mezzi e risorse per rispondere a questa escalation. Noi vinceremo queste resistenze illegali.

LUPI: TAV OPERA D’INTERESSE EUROPEO – La Torino-Lione è  ”un’opera di interesse europeo: fa parte dei dieci corridoi comunitari ritenuti fondamentali dall’Unione Europea per lo sviluppo della rete ferroviaria”: lo ha ribadito a Torino il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, al vertice straordinario sulla sicurezza del cantiere Tav di Chiomonte.

”L’Unione Europea – ha ricordato Lupi – ci aveva chiesto di ottemperare a condizioni ben precise e noi lo abbiamo fatto. Nel bilancio dello Stato sono stati allocati 2 miliardi e 939 milioni di euro per arrivare alla ratifica dell’accordo tra Italia e Francia”. Inoltre, Lupi ha ribadito che i fondi per le opere di compensazione per i comuni della Valsusa, 10 milioni di euro, ”non solo sono stati confermati ma saranno splittati per dare la possibilità alle comunità locali di partire per realizzare le opere precise”. Due milioni arriveranno subito, altri quattro l’anno prossimo e i rimanenti quattro nel 2015.

Il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, è, informa Repubblica,

Visibilmente preoccupato e

“rimarca la pianificazione tattica e militare dell’azione degli assalitori”.

Queste le parole di Giancarlo Caselli:

“Ieri notte c’è stato un salto di qualità preoccupante: si è assistito a una vera azione di guerra. Un’azione militarmente organizzata nei dettagli, con un lancio di una quantita industriale di molotov. Non si può far finta di niente. Solo per un caso non c’è scappato il ferito o addirittura il morto. Bisogna intervenire, non può essere solo un problema della magistratura. Devono essere messi in campo interventi adeguati”.