Nubi nottilucenti: lo spettacolare fenomeno osservato per la prima volta a Varese FOTO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Luglio 2017 - 10:12 OLTRE 6 MESI FA

VARESE – Le spettacolari nubi nottilucenti tipiche delle regioni polari sono state osservate per la prima volta nel nord Italia, proprio nei cieli di Varese. A riprendere lo spettacolare, quanto raro fenomeno, è stato l’Osservatorio astronomico Schiaparelli che ha spiegato che questo tipo di nubi sono altissime e freddissime e si trovano nella mesosfera, tra gli 80 e 85 chilometri di altezza dove le temperature sono di meno 130 gradi Celsius. Proprio le temperature e l’acqua allo stato di ghiaccio forma con la polvere dei cristalli che riflettono la luce del Sole, illuminando queste insolite nubi.

A spiegare il raro fenomeno meteorologico, ben visibile alle latitudini polari come in Svezia, è proprio l‘Osservatorio Schiaparelli che su Facebook parla delle nubi nottilucenti fotografate all’alba del 2 luglio a Varese:

“Per la prima volta abbiamo osservato e fotografato un raro fenomeno meteorologico alle nostre latitudini: le nubi nottilucenti. Chiamate anche “nubi polari mesosferiche”, sono formazioni nuvolose altissime e freddissime, situate nella mesosfera a circa 80-85 km di altezza, con temperatura prossima ai -130°C. A queste quote la pressione atmosferica è bassissima (1/100.000 rispetto al suolo) ed il ghiaccio, per formarsi, ha bisogno di una temperatura più bassa di -123°C. La mesosfera inoltre è molto secca, ed è piuttosto raro che delle particelle di vapore acqueo riescano a raggiungere queste quote.

Quando questo avviene, le molecole d’acqua si legano alle particelle di pulviscolo meteorico in sospensione, creando minuscoli cristalli di ghiaccio del diametro di appena 0,1 micron; il tutto è illuminato dai raggi del Sole, quando si trova circa 10 gradi al di sotto dell’orizzonte (un’ora prima del sorgere oppure un’ora dopo il tramonto). Le nubi nottilucenti sono state osservate per la prima volta nel 1884, appena dopo l’eruzione del vulcano Krakatoa, e si formano solamente nel periodo attorno al solstizio d’estate”.