Vaticano, inizia il processo al maggiordomo: Gabriele rischia fino a 4 anni

Pubblicato il 29 Settembre 2012 - 10:07| Aggiornato il 1 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

(LaPresse)

CITTA’ DEL VATICANO – Si è aperta nell’aula del tribunale vaticano la prima udienza del processo a Paolo Gabriele, ex maggiordomo del Papa, e Claudio Sciarpelletti, dipendente della Segreteria di Stato vaticana, accusati rispettivamente di furto aggravato e favoreggiamento. La corte vaticana, composta di tre giudici laici, è presieduta dal presidente del tribunale, Giuseppe Dalla Torre. Gabriele e Sciarpelletti sono imputati a seguito dell’inchiesta sul trafugamento delle carte riservate di Benedetto XVI.

Oltre che dal presidente del tribunale Dalla Torre, il collegio giudicante è composto dal giudice Paolo Papanti-Pelletier, e dal giudice Venerando Marano. Il promotore di giustizia, corrispondente a un pm italiano, è Nicola Picardi. L’ imputato Gabriele, assistito dall’avvocato Cristiana Arru, è presente in aula, mentre Sciarpelletti è rappresentato dal suo avvocato Gianluca Benedetti. Paolo Gabriele rischia una pena fino a quattro anni di carcere, un massimo di tre per il furto dei documenti e uno in più per l’aggravante. Sciarpelletti, tecnico informatico dipendente della segreteria di Stato, rischia invece fino a un anno di detenzione.