Papa Francesco, la prima messa di Natale: “Siamo popolo tra luci e ombre” (foto)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Dicembre 2013 - 11:44 OLTRE 6 MESI FA

CITTA’ DEL VATICANO – “Siamo un popolo in cammino tra luci e ombre”, ha detto Papa Francesco durante la celebrazione della sua prima messa di Natale da pontefice. “Gesù non è soltanto un maestro di sapienza, un ideale a cui tendiamo ma da cui sappiamo di essere inesorabilmente lontani”, dice il Papa nella basilica di San Pietro gremita per la notte di Natale davanti a 300 ecclesiastici tra cardinali, vescovi e sacerdoti.

Papa Francesco ha commentato in particolare il brano del profeta Isaia che descrive il “popolo che camminava nelle tenebre” e che a un certo punto vede “una grande luce”. Bergoglio ha ricordato che nella vita del popolo come in quella delle persone “si alternano momenti di luce e di tenebra, fedeltà e infedeltà, obbedienza e ribellione; momenti di popolo pellegrino e di popolo errante”.

Il pontefice ha detto: “Anche nella nostra storia personale si alternano momenti luminosi e oscuri, luci e ombre. Se amiamo Dio e i fratelli, camminiamo nella luce, ma se il nostro cuore si chiude, se prevalgono in noi l’orgoglio, la menzogna, la ricerca del proprio interesse, allora scendono le tenebre dentro di noi e intorno a noi. ‘Chi odia suo fratello, scrive l’apostolo Giovanni, è nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre hanno accecato i suoi occhi'”.

Una decina di minuti prima dell’inizio della messa, è stato intonato il canto della “Kalenda”, l’antico annuncio del Natale che ricapitola la storia in attesa del Signore. Dopo la Kalenda, il Papa ha guidato la processione d’ingresso, durante la quale sono state suonate a distesa le campane della basilica, e intonato il Gloria. Papa Francesco ha quindi deposto il Bambinello nella mangiatoia, ai cancelli dell’altare della Confessione.

Al termine della messa poi, il Papa ha portato il Bambinello in processione fino al presepio. Lì 10 bambini in rappresentanza dei diversi continenti, hanno deposto fiori davanti alla statuina. Per antichissima tradizione la Chiesa celebra questa messa nella notte per ricordare il silenzio che avvolgeva il mondo prima della rivelazione della parola di Dio e le tenebre che nascondevano la notte prima che la luce del Signore rivelasse ai pastori l’annuncio della nascita di Gesù. I brani biblici sono stati letti in inglese, italiano e spagnolo, il Vangelo è stato proclamato in latino e le preghiere dei fedeli in aramaico, francese, cinese, italiano e polacco.

(Foto Ansa)