Playboy, velo islamico in copertina con Noor Tagouri FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Settembre 2016 - 20:13 OLTRE 6 MESI FA
Playboy, velo islamico in copertina con Noor Tagouri FOTO

Playboy, velo islamico in copertina con Noor Tagouri FOTO

NEW YORK – Una donna musulmana, con il velo islamico, sulla copertina di Playboy. Fa discutere la scelta del magazine americano noto per le sue conigliette di dedicare la cover story a Noor Tagouri, giornalista e conduttrice americana di origini libiche e di fede musulmana.

Sulla copertina la giovane cronista appare comunque vestitissima: giacchino in pelle, t-shirt accollata, pantaloni larghi e hijab sulla testa. Ma la scelta è comunque destabilizzante, anche se per Noor si tratta proprio di una mossa per far capire all’opinione pubblica che la religione musulmana e il velo, sostiene, non sono segni di sottomissione della donna.

Noor, che ha centomila seguaci sui social network, è una delle icone della comunità musulmana oltreoceano e ha portato avanti la sua battaglia pro-hijab in patria, riscuotendo grande successo al pari di Rahaf Khatib, una maratoneta velata apparsa sulla copertina della rivista Women’s Runner.

Noor è stata scelta per la rubrica “Renegades” del magazine, una serie che si basa su uomini e donne “che hanno rischiato tutto – anche la vita – per fare quello che amano”. Nel caso di Noor, l’obiettivo è condurre in tv portando il velo della sua fede.

Sulla scia delle polemiche sul burkini, la copertina ha scatenato polemiche, molte tra correligionari indignati per la scelta del giornale, non del messaggio. “Playboy è sinonimo di pornografia”, ha titolato The Muslim Vibe, una pubblicazione online, incurante del nuovo corso “pudico” dell’ex rivista per soli uomini: “Solo perché hanno ammorbidito l’immagine non significa che dobbiamo salire a bordo”.

Asma Uddin, direttrice di una piattaforma online per donne islamiche, e Inas Yunis si sono sfogate in un op-ed sul Washington Post: “L’intervista di Noor con Playboy si fa beffe del pudore e offende le donne”. E anche la blogger Nishaat Ismail ha messo in dubbio il buon senso di Noor nell’associarsi con una testata “basata sull’oggettivazione delle donne”: “Playboy – ha osservato Nishaat – è esistito per 63 anni per consentire agli uomini di guardare donne nude”.

Ma non tutti o tutte hanno sparato a zero sulla ragazza: Aymann Ismail su Slate ha osservato che i suoi correligionari dovrebbero applaudire Noor, non criticarla: “E’ un anno che Playboy ha abbandonato il nudo ed è cambiato. L’intervista di Noor in copertina sulla sua esperienza con il velo in America, le sue aspirazioni e l’attuale clima politico è stata una ottima occasione di visibilità per tutte le donne musulmane”.