La politica ci costa 23 mld, 757€ per cittadino. Uil: “Un terzo si può tagliare”

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2013 - 15:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La politica ci costa 23 miliardi di euro, quasi un punto e mezzo di Pil. Circa 757 euro all’anno per cittadino. Di questi secondo la Uil è possibile tagliarne un terzo “almeno 7,1 miliardi di euro, approntando una riforma per ammodernare e rendere più efficiente il nostro sistema istituzionale”. Sono i numeri di uno studio sui costi della politica presentato dal sindacato guidato da Luigi Angeletti.

La Uil indica come operazioni da eseguire l‘accorpamento dei comuni che porterebbe 3,2 miliardi, l’utilizzo dei fondi delle province solo per i loro compiti di legge che porterebbe 1,2 miliardi, 1,5 miliardi di risparmio si otterrebbero poi con una più sobria gestione delle Regioni e altri 1,2 arriverebbero da una razionalizzazione dello Stato.

Lo studio evidenzia che in Italia si spendono ancora circa 2 miliardi l’anno per costi di mobilità (auto blu, grigie, taxi..), 2,2 miliardi per le consulenze e 2,6 per i compensi dei consigli di amministrazione e collegiali delle società a partecipazione pubblica. Unica nota positiva è stata la sforbiciata di 293 milioni, il 4,6% rispetto a un anno fa, ai costi per il funzionamento degli organi istituzionali, dovuto in gran parte al dimezzamento dei finanziamenti ai partiti voluto dal governo Monti.

Angeletti, presentando lo studio, ha detto: ”Abbiamo aggiornato lo studio sui costi della politica che sono ulteriormente aumentati, siamo intorno ai 23 miliardi di euro l’anno, per noi si possono ridurre di sette miliardi senza compromettere ma migliorando l’efficienza delle nostre istituzioni democratiche”.

”Ci sono oltre 1,1 milioni di persone che vivono di politica – ha sottolineato Angeletti – non ce lo possiamo più permettere. Abbiamo perso un milione di posti di lavoro ma neanche un assessore”. “Un esercito al cui vertice ci sono oltre 144 mila tra parlamentari, ministri, amministratori locali di cui 1.041 parlamentari nazionali ed europei, ministri e sottosegretari; 1.270 presidenti, assessori e consiglieri regionali; 3.446 presidenti, assessori e consiglieri provinciali; 138.834 sindaci, assessori e consiglieri comunali”.

A questi, si legge nel rapporto, si aggiungono gli oltre 24 mila consiglieri di amministrazione delle società pubbliche, oltre 45 mila persone negli organi di controllo, 39 mila persone di supporto degli uffici politici. Inoltre, sono 324 mila le persone di apparato politico e 545 mila coloro che hanno contratti di consulenze e incarichi

Conclude Angeletti: ”Abbiamo molto lavoro da fare per rendere il sistema più efficiente e con queste risorse ridurre le tasse a lavoratori e pensionati’.