Euro 2012, Polonia-Grecia 1-1: le foto della partita inaugurale

Pubblicato il 8 Giugno 2012 - 22:10 OLTRE 6 MESI FA

VARSAVIA, POLONIA – Nemmeno in dieci contro undici e in vantaggio di un gol, la Polonia riesce a spezzare l’incantesimo e a chiudere una partita che sembrava gia’ vinta.

Il traguardo della prima sospirata vittoria a una fase finale dell’Europeo e’ ancora una volta rinviata. Ma quanta rabbia e amarezza per i tifosi polacchi che in tanti, dopo la cerimonia inaugurale di Euro 2012, avevano atteso l’esordio della loro nazionale, sperando di poter finalmente gioire.

Troppo inesperta la formazione di Smuda contro una Grecia, gia’ campione nel 2004, piu’ smaliziata, che e’ riuscita a uscire indenne strappando un pareggio che all’inizio sembrava un azzardo.

Una partita, quella che ha aperto il sipario del torneo continentale, dove lo spettacolo certo non e’ mancato. Due gol (piu’ uno annullato ai greci), due espulsi, un rigore parato: di tutto e di piu’ insomma. Anche se, a dire il vero, i due episodi che hanno cambiato la partita hanno avuto come sfortunato protagonista il portiere polacco.

Uno spilungone esile di quasi due mesi dal nome impronunciabile (Szczesny). Prima una sua uscita sbagliata ha permesso il pareggio greco, poi un’altra sua uscita (questa volta fallosa), ha regalato ai greci prima la parita’ numerica, poi il rigore. E per fortuna per i polacchi che Tyton, il portiere di riserva entrato a freddo, e’ riuscito a intuire la traiettoria di Karagounis.

Una Polonia a due facce: a tratti travolgente nel primo tempo, smarrita e stanca nella ripresa. Nei primi 45 minuti  parte fortissimo. Nei primi venti minuti schiaccia i greci nella propria meta’ campo. Tutte le trame della squadra di Smuda si snodano sull’asse del trio del Borussia Dortmund Lewandowski-Blaszczykowski-Piszczek.

La prima occasione per i padroni di casa al 5′ con Murawski, sventata in angolo da Chalkias. A parte una girata di testa di Gekas al 12′, la Grecia non si vede quasi mai. Soltanto dopo il gol di Lewandowki al 17′ (una schiacciata di testa su cross di Piszczek) riesce ad alzare il proprio baricentro.

Ma al 37′ i polacchi potrebbero raddoppiare con Perquis (inguardabile il suo sinistro a pochi passi dalla porta). Nel finale il secondo (piuttosto discutibile) giallo a Papastathopoulos (ex Genoa e Milan)per una spinta a Murawski. La partita si accende, anche con le proteste greche per un fallo in area (involontario) di Perquis.

All’inizio della ripresa Fernando Santos manda in campo Salpingidis per Ninis (che giochera’ a Parma). Mossa azzeccata perche’ proprio nuovo entrato cambia la partita.

Prima approfitta del pasticcio difensivo di Szczesny, poi al 23′ prende sul tempo il portiere che lo stende in area e viene espulso. Sul dischetto si presenta il capitano Karagounis, l’ex interista pero’ si fa ipnotizzare dal secondo portiere Tyton.

Al 29′ sempre Salpingidis mette dentro il 2-1, ma l’arbitro aveva gia’ annullato per fuorigioco di Fortounis.

La Grecia esulta e allunga la sua serie positiva: e’ dai Mondiali 2010 che non perde (2-0 dall’Argentina di Messi). E regala un timido sorriso a tutto un popolo. Almeno nel calcio Karagounis e compagni l’Europa se la vivono da protagonisti. Le foto LaPresse.