Primarie Pd, comitato Renzi: “Sindaco al 70%”. Verso i 3 milioni di voti

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Dicembre 2013 - 08:33 OLTRE 6 MESI FA
Primarie Pd, seggi aperti dalle 8 alle 20. Renzi favorito? Incognita affluenza

Primarie Pd, seggi aperti dalle 8 alle 20. Renzi favorito? Incognita affluenza (foto Ansa)

ROMA – “Matteo Renzi al 70% dei voti”. Il primo dato, molto parziale ovviamente, arriva dal comitato del sindaco di Firenze. Dallo spoglio dei primi 40mila voti Renzi è dato al 70%. Gianni Cuperlo è al 18% mentre Pippo Civati al 12%. E’ quanto si legge sul sito matteorenzi.it.

Quanti hanno votato alle primarie Pd? Guglielmo Epifani parla di quasi 3 milioni.

L’affluenza alle primarie del Pd “va oltre ogni previsione” delle scorse settimane. Alle 17 era quasi lo stesso numero del 2009 per cui “alla fine a chiusura dei seggi si avvicinerà al dato finale dell’epoca” (che fu di tre milioni).

La partecipazione c’è stata, le file ai gazebo anche, la formula primarie sembra non stancare, anzi.

I tre candidati hanno votato di buon ora, rispettivamente a Firenze, Roma e Monza. Il sindaco di Firenze, che ha votato in piazza dei Ciompi, parte come favorito su Civati e Cuperlo.

Primarie: i numeri delle passate edizioni. Nel 2007 per eleggere Walter Veltroni andarono in 3,5 milioni e nel 2009, quando vinse Pier Luigi Bersani furono 2,8 milioni. Nel 2013 sono attesi 2 milioni di partecipanti. In questa edizione l’affluenza è buona, con due milioni di voti alle 17.

Pippo Civati vince…in Australia. Civati 49%, Renzi 33, Cuperlo 6: sono i risultati del Circolo Carboni di Melbourne, il primo a essere scrutinato . È lo stesso Civati a darne la notizia sul suo blog con un post intitolato #civado (l’hashtag che caratterizzerà la giornata), augurando: «Buon voto a tutte e tutti. Andateci, io ovviamente ci vado».

Renzi sui social network ha scritto: “sta andando bene, tanta gente sta andando a votare. Ma la sfida è a chi a arriva primo, non sul numero dei votanti”. “Grazie a tutti i volontari che consentono le primarie e ai cittadini che stanno votando. Buon voto! Se non voti, l’Italia non #cambiaverso”, ha poi scritto Renzi su Twitter.

“Se vinco io è chiaro – ha detto Civati – c’è un po’ di panico, è una svolta clamorosa, se vince Cuperlo resta tutto come adesso. Se vince Renzi c’è un po’ di ambiguità”. Civati ha aggiunto di avere già preparato i discorsi per ogni evenienza: in caso di vittoria di Cuperlo, di Renzi, di Renzi con meno del 50% e anche nell’eventualità della sua vittoria. Se sarà Civati a vincere, come ha promesso in radio a Fabio Volo, ci sarà però anche “un effetto sbronza”.

Cuperlo, invece ci tiene a sottolineare che “non si decide sulla durata del governo, oggi si decide sul destino del Pd. Io ho detto che dal mio punto di vista all’Italia serve una grande forza di sinistra radicata nel Paese e profondamente rinnovata”. Secondo Cuperlo “all’Italia serve una grande forza di sinistra che chiuda con le soluzioni e le ricette degli ultimi 20 anni, praticate anche dalla sinistra, e che si metta nelle condizioni di ripensare l’Italia. Il Paese ha bisogno di noi, l’Italia ha bisogno di questa grande forza popolare e lo dico con tutta l’umiltà e con tutto l’orgoglio possibile”.

Fra i primi a votare il premier Enrico Letta, mentre Romano Prodi vota a Bologna. Problemi, invece, per Antonio Di Pietro, a cui non è stato concesso di votare nella sua Montenero di Bisaccia. Gugliemo Epifani ha sottolineato che “un segretario fortissimo per l’investitura popolare rende necessari contrappesi”, e ha rivendicato di lasciare “un Pd che ha risollevato la testa” dopo averlo preso “lacerato, diviso e in caduta nei sondaggi”.

Dopo aver votato, Romano Prodi ha detto:

“Le primarie sono il momento dello scontro democratico, quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l’obiettivo di fare una squadra, diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politica. E’ ora che una nuova generazione venga avanti, lo hanno chiesto tutti, io l’ho fatto, credo che sia giusto e che sia stato anche gradito”.

(Foto Ansa)