Referendum, sul Pirellone la scritta NO. Polemica a Milano FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Dicembre 2016 - 22:03| Aggiornato il 3 Dicembre 2016 OLTRE 6 MESI FA
Referendum, sul Pirellone la scritta NO. Polemica a Milano FOTO

Referendum, sul Pirellone la scritta NO. Polemica a Milano (Foto da Twitter)

MILANO – Dopo la scritta a favore del Family Day il Pirellone di Milano torna ad accendersi. Questa volta per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre.

La scritta è apparsa poche ore prima del silenzio elettorale sulla facciata della sede del Consiglio regionale della Lombardia, sulla facciata che dà sulla stazione Centrale di Milano. La scritta è stata composta con l’accensione di una serie di finestre del grattacielo, fra il piano 21 e il piano 17, sui 31 totali.

L’appello al voto al referendum non porta alcuna firma, anche se il segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri, ha puntato il dito contro la Lega Nord: “Sono disperati e strumentalizzano la casa di tutti i lombardi per fare propaganda, si vergognino”.

Il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha parlato di “arroganza” del centrodestra. Dal Carroccio, nessuna conferma, se non una replica alle accusa da parte del capogruppo Massimiliano Romeo: “Disperati sono loro del Pd, perché se vince il No vanno a casa”.

La condanna del gesto è stata però ampia. Lo stesso governatore leghista, Roberto Maroni, non l’ha presa bene. Dal suo staff è stata diramata subito una nota per chiarire che si è trattato di una “iniziativa né promossa né autorizzata dalla presidenza della Giunta”, aggiungendo che già “sono in corso verifiche”.

Verifiche annunciate anche dal presidente del Consiglio, Raffaele Cattaneo, ex Ncd schierato per il No al referendum, che non appena saputa la notizia ha ordinato di spegnere le luci incriminate. “Condanno fermamente questa iniziativa, ha dichiarato Cattaneo, le istituzioni sono di tutti e non possono essere utilizzate per la campagna elettorale di una parte”.

Ancora più diretto Claudio Pedrazzini, capogruppo di Forza Italia in Regione: “E’ stata una pagliacciata”. Salomonico il capogruppo di Fdi, Riccardo De Corato: la scritta “non andava fatta, ma le istituzioni hanno subito ben altri abusi”. Silenzio dal M5S. Le foto del No sul Pirellone hanno iniziato a girare dopo le 19. Ci è voluto un po’ per capire che non era una bufala, anche perché gli uffici a quell’ora erano praticamente deserti.

Alle 20:20, la scritta era ormai scomparsa. Non senza lasciare dietro di sé una scia di polemiche. Non nuove, per la verità. Pochi mesi fa fu la scritta Family Day voluta (ma ufficialmente) dal centrodestra a scatenare le proteste delle opposizioni. Appena due giorni fa, la scritta Stop Aids aveva invece unito tutte le forze politiche.