“Refugees not Welcome”: Maccabi Tel Aviv anti-migranti FOTO

di Silvio De Santis
Pubblicato il 15 Settembre 2015 - 17:22 OLTRE 6 MESI FA

TEL AVIV, ISRAELE – “Refugees not Welcome”, “I rifugiati non sono benvenuti”: uno striscione, quello esposto dai tifosi del Maccabi Tel Aviv durante la partita con l’Hapoel Ironi Kiryat Shmona, in polemica con quelli esposti dagli ultras negli stadi di tutta Europa, soprattutto in Germania. Uno striscione che è uno dei segnali dell’atteggiamento differente del governo israeliano verso il dramma delle centinaia di migliaia di profughi che scappano dalle guerre in Siria, Iraq, Afghanistan e Corno d’Africa.

Lo scorso 6 settembre il premier Benjamin Netanyahu ha detto: “Non lasceremo che Israele sia travolto da un’ondata di rifugiati clandestini e attivisti terroristi”. E anche se “Israele non è indifferente alla tragedia umana dei profughi siriani e africani, Israele è uno Stato piccolo, molto piccolo, che non ha una profondità demografica e geografica ed ecco perché dobbiamo controllare le frontiere”.

Sulla linea già tracciata dall’ungherese Orban, Netanyahu ha annunciato la costruzione di un nuova recinzione al confine con la Giordania. Il costo di questa nuova barriera (oltre al muro al confine con la Cisgiordania), che dovrebbe essere completata in un anno, sarà dell’equivalente di 70 milioni di euro.

After this sign tonight will they still claim that any protest outside MSG when Maccabi comes to NYC is antisemitism? pic.twitter.com/8XwZv3plrZ
— Abraham Gutman (@abgutman) 13 Settembre 2015