Reggia Caserta, addobbatore a cavalcioni su leone scatena polemica: direttore risponde così FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Gennaio 2018 - 15:28 OLTRE 6 MESI FA

CASERTA – Un fioraio a cavalcioni sul leone posto sul grande scalone che conduce agli Appartamenti Storici, intento ad addobbare la struttura di fiori bianchi. E’ la foto che fa discutere e che fa il giro del web scattata all’interno della Reggia di Caserta: si riferisce ai preparativi di un banchetto nuziale celebrato nel sito monumentale già al centro di polemiche.

Il matrimonio in questione è quello di Angela Ammaturo, ad del marchio di moda Frankie Morello. La foto dell’addobbatore in piedi sul cavallo ha attirato l’attenzione del popolo social con una lunga scia di prese di posizione. C’è chi giudica la scena orribile, chi una “grande pacchianata”, chi si limita a ricordare che tutti i turisti salgono sui due leoni in cima allo scalone per farsi foto, “e nessuno si è mai scandalizzato”, chi fa i complimenti al manager bolognese, Mauro Felicori, cui viene riconosciuto il lavoro di rilancio della Reggia e lo incita ad andare avanti.

E chi chiede il tariffario per celebrare eventi nella Reggia. Già subito dopo il matrimonio che ha fatto incassare alla Reggia 30 mila euro per una serata, Felicori si era chiesto “perché scandalizzarsi pregiudizialmente?”, spiegando che “quanto incassato verrà usato per fini culturali”.

Dopo la nuova bufera sulla foto dell’addobbatore, il direttore del monumento patrimonio dell’Unesco afferma sul suo profilo social: “Fin da bambino, e ancora oggi, quando vedo una chiesa aperta, entro e mi godo il silenzio e la bellezza di questi spazi alti; da quando vivo al Sud trovo spesso le chiese piene di fiori preparati per una cerimonia, e mi esaltano i profumi, i colori, l’attesa che già si percepisce di una gioia collettiva; ecco perché ho autorizzato l’infiorata dello scalone in occasione del recente matrimonio, ho pensato che non dispiacesse ai visitatori, anzi; per il resto la festa non si è svolta negli appartamenti museali, ma negli spazi destinati agli eventi, come tanti altri congressi che nessuno ha notato”.

In effetti la Sala Romanelli, “affittata” per il matrimonio, che non fa parte delle stanze museali, viene spesso utilizzata per eventi, come convegni, congressi, cui seguono banchetti o serate di gala spesso anche con un numero di invitati di gran lunga superiore a quelli del matrimonio, che erano 250.

DIRETTORE SI VESTE DA “BOSS DELLE CERIMONIE”

Vendere prodotti alimentari, capi di abbigliamento, oggetti di artigianato usando il marchio “Reggia di Caserta” Si può fare. Corriere della Sera pubblica un articolo in cui svela che, con l’ok del ministero dei beni culturali, la Reggia ha intrapreso una strada che vuole sfruttare dal punto di vista commerciale proprio l’immagine e la fama del sito per accrescere gli introiti e avere dunque a disposizione più fondi per la manutenzione dell’edificio. Le norme sono stabilite da un regolamento diffuso l’8 novembre scorso e firmato dal direttore Mauro Felicori.

Intanto, per rispondere alle polemiche sull’affitto da 30mila euro per il matrimonio, il direttore, sulla sua pagina facebook ha postato un fotomontaggio in cui viene raffigurato come il boss delle cerimonie, Antonio Polese, deceduto poco più di un anno fa, famoso per il docu-reality trasmesso da Real Time in cui si dava conto dei matrimoni trash organizzati nella sua villa. Scrive Felicori:

“Con questo foto-montaggio mi prendono in giro (cercano di prendermi in giro) per la concessione di spazi della Reggia, fuori dagli orari di apertura del museo, ad una festa di matrimonio; io non ci vedo niente di male, avremo un ricavo da usare a fini culturali, abbiamo concordato regole di tutela del bene; ci basiamo su regole consolidate per tanti eventi, ma come matrimonio è una esperienza nuova, ne trarremo insegnamenti per fare meglio in futuro, ma perchè scandalizzarsi pregiudizialmente? (cmq anche conciato da maitresse, non sono poi da buttare, via!)”.