Riina jr arriva a Padova: “Voglio una vita normale” (foto)

Pubblicato il 16 Aprile 2012 - 13:11 OLTRE 6 MESI FA

PADOVA – Si dice ”felice” di essere arrivato a Padova, dove per altro è iscritto all’università, e spera di ”riuscire a costruirsi una vita normale”. Sono le prime parole, riservate ai giornalisti che ieri lo hanno inseguito dal suo sbarco al Marco Polo di Venezia, di Giuseppe Salvatore (Salvuccio) Riina, figlio 35enne terzogenito di Totò Riina.

Accompagnato dal suo avvocato vicentino, Francesca Casarotto, Riina domenica 15 aprile è stato ”sorpreso” dai cronisti nei pressi della stazione ferroviaria di Padova e facendo buon viso a cattiva sorte, dall’interno della macchina del legale, ha confermato di aver scelto Padova perché la ritiene ”una città splendida”. ”Ho trascorso due anni in carcere a Padova e sono venuto in contatto con alcune Onlus che mi hanno convinto a scegliere questo luogo”.

Come indicano i quotidiani locali, Riina ha confermato di volere ”cercare un lavoro. Se qualcuno fosse interessato – ha detto – ora sono qui”. Per ora Giuseppe Salvatore che nell’ottobre scorso ha finito di scontare nel carcere di Voghera una condanna a otto anni e dieci mesi per associazione mafiosa sarà impegnato, probabilmente sin dalla mattina del 16 aprile, a lavorare nella Onlus ”Famiglie contro la droga e l’emarginazione”.

Commentando le critiche della Lega Nord sul suo arrivo in Veneto (il presidente del Veneto Zaia ieri aveva tuonato ‘No ai delinquenti da esportazione’) Riina ha osservato di ”non conoscere né la Lega né la Padania: sono un uomo del sud e credo nell’Italia”. Dopo aver confermato di ”avere una fidanzata” e ribadito di ”cercare una vita normale” Riina è  passato dalla questura di Padova per la sua prima firma obbligatoria. Rito che dovrà ripetere quotidianamente.

(Foto LaPresse)