I Rolling Stones sbarcano di nuovo ad Hyde Park 44 anni dopo (foto e video)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 7 Luglio 2013 - 21:42 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Esattamente 44 anni e un giorno dopo, i Rolling Stones si sono ripresentati all’Hyde Park di Londra per uno dei loro ormai consueti mega-show, un set tiratissimo di due ore che, se non è servito a nasconderne le rughe sul volto, ha di certo rafforzato nei fan la convinzione che la musica della “‘più grande rock’n’roll band del mondo”ne sia ancora esente. I due leader del gruppo, Mick Jagger e Keith Richards, hanno reinterpretato il loro consumato ruolo di maestri di cerimonie.

Jagger ha attaccato furiosamente con ‘Start Me Up’, subito seguita da ‘It’s Only Rock and Roll (But I Like It)’; Richards secondo producendosi nel corso dell’esecuzione di quest’ultima nel primo, applauditissimo assolo chitarristico della serata, per la cronaca spaventosamente afosa. Non tanto però da placare la bramosia dei circa 65mila spettatori presenti: tanti, certo, ma non paragonabili agli oltre duecentomila che stiparono ogni angolo del parco londinese la notte del 5 luglio 1969.

Una rapida occhiata alla folla permetteva di notare l’assoluta prevalenza di capelli grigi, ma l’aroma pungente e speziato della marijuana era quello di sempre, e la birra tracannata a piena gola anche. Gli Stones, con Jagger e Richards gli altri due veterani Charlie Watts e Ron Wood, ne hanno bevuta anche più della loro parte mentre, avventurandosi su una passerella che si arcuava al di sopra della platea, mandavano quest’ultima in visibilio.

Due gli ospiti d’onore per la ricorrenza: il chitarrista Mick Taylor, fuoriuscito dalla band già nel lontano 1974, che si è prodotto in una straordinaria performance con ‘Midnight Rambler’. E soprattutto l’autentico convitato di pietra, quel Brian Jones che all’epoca aveva già lasciato le Pietre Rotolanti ma che, due giorni prima dello show, fu trovato morto a 27 anni nella piscina della sua villa, in circostanze mai definitivamente chiarite. Così, quello che nel luglio ’69 sarebbe dovuto essere il pretesto per la presentazione ufficiale del sostituto, appunto Taylor, si trasformò in un inevitabile quanto poco convincente tributo allo scomparso. Poco hanno peraltro fatto i superstiti per ricordarlo: l’epitaffio meno nascosto era la giacca di cuoio indossata da Jagger, disegnata alla stilista e sua attuale compagna L’Wren Scott, che recava stampata sopra una grande farfalla: come le mille che 44 anni orsono furono liberate alla memoria nel cielo sopra il palco.

“Un grande ciao a Londra, Inghilterra, e a Hyde Park!”, sono state le prime parole con cui Jagger ha apostrofato il pubblico. “Come state? Qualcuno di voi laggiu’ c’era nel 1969? Beh”, si è auto-risposto, “è bello rivedervi”. E poi, giù con una scaletta da brividi di nostalgia: ‘Brown Sugar’, Honky Tonk Woman’, ‘Jumpin’ Jack Flesh’, ‘Sympathy for the Devil’, ‘Paint It Black’, ‘Miss You’, ‘Gimme Shelter’ nonche’, come bis, ‘You Can’t Always Get What You Want’ e, naturalmente ‘(I Can’t Get No) Satisfaction’. “Ciao, Londra, ve l’avevo già detto che saremmo ritornati!”, ha chiosato a un certo punto Jagger, le labbra carnose più ostentate che mai.

(Foto Ansa concerto, dal web le immagini del concerto del 1969)

“Brown Sugar”

“Miss You”

“Start Me Up” & “It’s Only Rock’nRoll”