Roma, dipendenti del Comune. Protesta al Campidoglio contro tagli in busta paga
Pubblicato il 6 Maggio 2014 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – No al taglio degli stipendi: per questo i dipendenti del Comune di Roma hanno invaso piazza del Campidoglio. A rischio ci sono i cosiddetti salari accessori, ovvero quella parte di retribuzione che dovrebbe essere legata alla produttività ma che nel tempo si è trasformata in premio, totalmente svincolato dall’efficienza.
Il sindaco Ignazio Marino, nonostante le promesse, a maggio dovrà per forza di cose ritoccare le buste paga. Si parla di tagli anche di 300 euro, per via dei ripetuti richiami del Tesoro contro gli aumenti a pioggia immotivati. Gli ispettori del Mef, a inizio del mese scorso, hanno consegnato una relazione al primo cittadino, bocciando la procedura come “anomala e fuori dalle regole”.
Ma i dipendenti, scesi in piazza, si lamentano:
“Non è possibile tagliare degli stipendi di 1.200 euro perché significa mettere in dubbio la nostra sopravvivenza. Salario accessorio? Non stiamo prendendo soldi a pioggia ma per i servizi che offriamo a questa città”.
Tra gli striscioni apparsi sotto il Marc’Aurelio si legge:
“Tagli ai dipendenti soldi ai consulenti?”, “Non pagheremo il vostro debito con i nostri stipendi”, “40 anni per fare gli asili nido 1 anno con Marino per distruggerli”.
“Dove c’è un dirigente fannullone, c’è un dirigente coglione”.
“Grazie a Marino farò…il rovistatore di cassonetti”.
Durante la manifestazione una dipendente comunale è stata fermata dalla polizia e rilasciata subito dopo (foto Ansa)