Dibattito tv: primo round a Romney, e Obama abbassa lo sguardo. Le foto

Pubblicato il 4 Ottobre 2012 - 08:27 OLTRE 6 MESI FA

DENVER – Un Mitt Romney che esce a testa alta e un Obama che invece se ne sta con lo sguardo basso. Il dibattito tra i due candidati per la corsa alla Casa Bianca ha fatto registrare una netta vittoria dello sfidante repubblicano, in grado con una mossa a sorpresa di cogliere impreparato il presidente democratico: una “sterzata moderata”, studiata apposta per cercare di attirare gli elettori indecisi di centro.

Lo scenario è quello dell’università di Denver, Colorado. Tutto è cominciato con una battuta. Obama ha iniziato il suo intervento celebrando il ventesimo anniversario di matrimonio con Michelle. “Il presidente è costretto a passarlo con me”, ha scherzato Romney.

Obama ha ricordato di avere assunto la guida del paese “nella più grave crisi degli ultimi 70 anni, dall’inizio del mio mandato però sono stati creati 4 milioni di posti di lavoro”. C’è ancora tanto da fare, ha detto il presidente, e la scelta che gli americani devono fare è “dove vogliamo andare, in che tipo di nazione vogliamo vivere: il governatore Romney vuole ridurre le tasse sui ricchi, io voglio investire nell’istruzione, sto concludendo due guerre che ho ereditato, per orientare le nostre risorse verso la ricostruzione dell’America”.

Romney però lo ha preso subito in contropiede, accusando il presidente di “travisare tutte le mie proposte”. Ha negato di voler ripetere gli sgravi fiscali “stile Bush” in favore dei più ricchi, ha detto anzi che il suo piano consiste nel “ridurre le deduzioni sui privilegiati per poter abbassare il prelievo sul ceto medio”. E’ una delle varie occasioni in cui Romney ha presentato il suo volto “centrista”, ben diverso dalla linea che aveva adottato per corteggiare la destra estrema e vincere le primarie del suo partito. Molto avanti nel dibattito, e timidamente, Obama si è chiesto quale dei tanti piani è quello giusto: ma non ha infierito più di tanto sulle giravolte continue dell’avversario.

Romney ha quindi attaccato Obama perché “dopo quattro anni di presidenza ci lascia 23 milioni di disoccupati e una middle class impoverita”. Ha detto: “Se è questo che volete, rieleggetelo, io vi indico una strada diversa perché amo il mio paese e conosco la ricetta per far ripartire l’occupazione, sono stato io stesso un creatore d’imprese”.

Sembra impacciato e sorpreso Obama, dipinto dallo sfidante come “amico delle grandi banche perché la sua legge di riforma dei mercati rende impossibile il fallimento dei colossi di Wall Street, li aiuta a spese del contribuente e a scapito delle piccole imprese”. Il presidente si è difeso ricordando che Romney vuole abrogare quella legge Dodd-Frank che aumenta i controlli sui mercati, tornando alla deregulation che fu all’origine della crisi.

“I conti di Romney non tornano  –  ha quindi provato ad attaccare Obama  –  perché il suo piano taglia-deficit (che al tempo stesso vuole abbassare le tasse e aumentare le spese militari) finirete per pagarlo tutti voi, la maggioranza dei lavoratori, coi tagli alla scuola e la privatizzazione della sanità”.

Anche sulla riforma sanitaria Romney ha colto impreparato Obama. Il repubblicano promette di abrogare l’assistenza estesa da Obama a tutti i cittadini varò una riforma molto simile quando era governatore del Massachusetts. Ma ha rovesciato quel precedente in suo favore: “Io fui capace di raccogliere il consenso di democratici e repubblicani, quell’accordo bipartisan che Obama non è riuscito a costruire a Washington”. Pensando agli Stati in bilico, Obama ha ricordato di avere salvato dalla bancarotta l’industria automobilistica che Romney avrebbe voluto lasciar fallire: cosa che gli può costare l’Ohio.

Al termine del duello televisivo per 20 lunghissimi minuti i consiglieri del presidente non si sono visti nella sala stampa, dove spadroneggiavano quelli di Romney: una conferma che il campo democratico non sente di poter cantare vittoria. Obama era arrivato a questo appuntamento di Denver con i sondaggi che si muovevano da settimane nella sua direzione, ora l’exploit brillante di Romney al primo faccia a faccia gli ha fatto recuperare punti sul diretto avversario. E infatti il principale consigliere di Obama, David Axelrod, ha ammesso implicitamente che il bilancio della serata non è stato favorevole: “Sono sempre gli sfidanti a vincere il primo duello tv, e Romney è un candidato bene allenato”. Niente è appare più tanto scontato.

Il disastro del presidente diventa ancora più preoccupante, se si vanno a guardare nel dettaglio le opinioni espresse nel sondaggio realizzato dalla Cnn. Alla domanda su chi gestirebbe meglio la sanità, il 52% ha risposto Romney e il 47% Obama. Il repubblicano poi ha prevalso anche sulle tasse, 53 a 44%; l’emergenza deficit e debito, 57 a 41%; e la visione del governo, 54 a 44%. Inutile dire che la maggioranza vede Mitt più attrezzato ad affrontare la crisi economica. Alla fine della serata, il 35% degli spettatori si era spostato verso la decisione di votare Romney, mentre solo il 18% si era avvicinato al presidente.