Rosa Criscuolo: “Ero in hotel con Scajola, non ci inzuppate il biscotto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2014 - 09:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Ero in hotel con Claudio Scajola, ma non ci inzuppate il biscotto”. Rosa Criscuolo, Forza Italia, era la donna a cena nella camera d’albergo di Claudio Scajola la sera prima che l’ex senatore del Pdl fosse arrestato Beirut.

Una semplice cena tra amici e colleghi, che discutono del bene del partito, dice la Criscuolo. Nessuna liaison e nessun mistero sentimentale tra lei e Scajola, che “potrebbe essere mio nonno”.

La Criscuolo, avvocato matrimonialista e fondatrice dei forzisti pro Nicola Cosentino, che dice di non aver mai avvocato, scherza sugli arresti: “Adesso diranno che porto sfiga”.

A Giovanna Cavalli del Corriere della Sera, la Criscuolo racconta di aver parlato con Scajola solo del bene del partito e per evitare maliziosi commenti di aver cenato in camera con scaloppine al limone, ma niente dopocena insieme:

“«No grazie, la scaloppina se ne scende da sola. Lui era alla 213, io alla 203, non mi alzo di notte per correre da Scajola, non è cosa, è un tipo quieto, serio e un poco andato d’età. E aveva un fortissimo mal di testa, forse il presentimento»”

Nell’intervista a Giuseppe Grimaldi del Messaggero, la Criscuolo racconta:

“«Ma quale mistero, che liaison? Claudio Scajola l’ho conosciuto solo un paio di mesi fa e con lui ci siamo visti per parlare delle cose che non vanno all’interno di Forza Italia in Campania. Altro che Dolce Vita romana. Mamma mia, e chi se lo aspettava? Tutto questo clamore per così poco. Mi hanno fatto diventare la Candy Candy di Forza Italia…»”.

Da aspirante soubrette ad avvocato, la politica è sempre stata una passione per la Criscuolo: prima nel Pd, poi tra i radicali e infine in Forza Italia. Ma a essere definita l’amante dell’ultima sera di Scajola, la Criscuolo non ci sta:

“«Con Scajola avevo un appuntamento, era stato lui a darmelo: ci siamo conosciuti due mesi fa e lui, sapendo che io avevo costituito un gruppo di iscritti che sollecitano maggiore trasparenza nei rapporti interni al partito e rispetto alle decisioni prese in sede centrale, mi aveva contattata. Sa, anche Claudio era molto deluso dalla mancata candidatura alle Europee».

Insomma,una relazione con lui è esclusa:

“«Sgombriamo subito il campo dai dubbi: io non ho una relazione con l’ex ministro, potrebbe essere mio nonno… (ride, ndr). Sa com’è, fino a Cosentino potrei anche arrivare, ma a Scajola no, per favore»”.

Dopo la cena in camera, parlando di politica, ognuno ha ripreso la strada della propria camera, sottolinea la Criscuolo. Una cena n cui il presentimento dell’arresto non sfiorava nemmeno Scajola:

“«Invece sì, finita la cena ci siamo salutati e io sono tornata nella mia camera».

L’ex ministro aveva paura di essere arrestato, le ha confidato timori?

«No. Pensi che la mattina successiva gli uomini della Dia hanno bussato alla mia porta e ricordo che mi hanno domandato anche se militassi in Forza Italia. Ma sono stati molto professionali, mi hanno rassicurato dicendomi che sapevano già che ci eravamo incontrati la sera prima. L’arresto mi dispiace molto. E quello che dissi a suo tempo per Cosentino lo ripeto anche per Scajola: nessuno è colpevole prima di essere stato condannato con sentenza definitiva»”.

La Criscuolo poi spiega di non conoscere Nicola Cosentino e di non apprezzare tutta questa pubblicità:

“«Macché! Con lui non ho mai preso nemmeno un caffè… Tutta questa pubblicità, mi creda, non mi fa piacere. Anche perché c’è già qualche maligno che mi indica come la ”porta-sfiga” di quelli di Forza Italia».”.

(Foto da Facebook)