Sarri a cena da Guccini a parlare dell’Avvelenata e di Ronaldo FOTO: “L’allenatore non voleva più andare via”

di redazione Blitz
Pubblicato il 22 Giugno 2021 - 15:48 OLTRE 6 MESI FA

Maurizio Sarri ha incontrato Francesco Guccini, uno dei cantautori più importanti della musica italiana nonché suo grande idolo. All’incontro tra il neo allenatore della Lazio e Guccini era presente anche il giornalista Marino Bartoletti che ha raccontato l’incontro con un post su Facebook. 

L’allenatore napoletano è un grande fan del cantautore. Tra un bicchiere di vino rosso e l’altro, Sarri si è fatto raccontare da Guccini l’aneddoto che si nasconde dietro la citazione del critico musicale Riccardo Bertoncelli presente nella canzone L’Avvelenata. Guccini ha invece chiesto a Sarri di Ronaldo e quale fosse la squadra favorita per il prossimo campionato. Sarri, a detta di Bartoletti, a questa domanda avrebbe risposto in maniera sorprendente.

Sarri a cena da Guccini, il post su Facebook di Marino Bartoletti 

“L’Orso del Valdarno (Sarri ndr) era una vita che voleva conoscere l’Orso di Pavana (Guccini ndr) suo mito sin da quand’era adolescente. Ed è stato un incontro bellissimo, fra due nuovi amici che non la smettevano più di parlare e di parlarsi. Il testimone è vincolato al segreto, ma vi assicuro che dai loro dialoghi si potrebbe scrivere un libro. Guccini che chiedeva a Sarri di Ronaldo, Sarri che chiedeva a Guccini di Bertoncelli (quello de “L’Avvelenata”). Guccini che chiedeva a Sarri chi vede favorito per il campionato (ottenendo una riposta sorprendente) e Sarri che chiedeva a Guccini se, quando compone, nasce prima il testo o la musica (“Quella che nasce è sempre un’idea, caro Maurizio)””.

“La cosa buffa è che il più curioso dei due sembrava il Maestrone: che però, quando ha cominciato a volare alto raccontando come (e perché) ha scritto le sue prime canzoni – divagando fra i carrarmati americani Sherman vicini al mulino di famiglia, la genesi del rock ‘n roll, i canti trobadorici del ‘200 e la traduzione in dialetto pavanese delle commedie di Plauto”.

Bartoletti: “Mi invidio un po’!” 

Prosegue Bartoletti: “Non ce n’è stato più per nessuno! Inatteso punto in comune babbo Amerigo (per Sarri) e zio Amerigo per Guccini (quello della canzone che, dall’America dov’era andato a fare il minatore, “tornò come fan molti, due soldi e giovinezza ormai finita…”) L’Orso del Valdarno non voleva andare più via. Poi si è ricordato che fra un paio di settimane comincia il ritiro. Lo confesso: mi invidio un po’!”