I farmacisti davanti a Montecitorio: “Serrata il 26 luglio contro i tagli”

Pubblicato il 10 Luglio 2012 - 12:10| Aggiornato il 11 Luglio 2012 OLTRE 6 MESI FA

Le immagini della protesta dei farmacisti davanti a Montecitorio (foto LaPresse)


ROMA – Sciopero delle farmacie il 26 luglio contro i tagli della spending review (Federfarma parla di 40mila euro in meno a farmacia all’anno per una riduzione di 20mila dipendenti) e se non cambierà la situazione la disdetta con il servizio sanitario nazionale: per ora un’ipotesi che però potrebbe diventare realtà. I farmacisti minacciano la guerra aperta al governo Monti in polemica con i tagli della spending review.

“Il Consiglio di presidenza ha ipotizzato la serrata delle farmacie per il 26 luglio per protestare contro le misure della spending review. Penso che sarà mantenuta questa data”. Lo ha annunciato la presidente di Federfarma, Annarosa Racca.

“Se la situazione non cambierà, ci saranno altre giornate di protesta da parte delle farmacie – minaccia ancora Racca – fino alla disdetta della convenzione con il sistema sanitario nazionale”. La conseguenze, ha detto durante una conferenza stampa, “è che la gente potrà rimanere senza i farmaci necessari”.

I tagli previsti dal decreto di spending review, ha sottolineato Racca nel corso di una conferenza stampa nella sede di Federfarma, “sono insopportabili e vanno al di là della possibilita’ che ha una farmacia del servizio sanitario nazionale di rimanere aperta”.

”Per effetto della spending review già nel 2013 si determinerà un ulteriore taglio pari a 40 mila euro in meno per ogni singola farmacia – dice Racca – un taglio che si somma a tutte le altre trattenute già previste”. Recca sottolinea anche che per effetto di questo nuovo taglio si arriverà alla perdita del posto per circa 20 mila dipendenti sul totale delle 18 mila farmacie private in Italia.