Senato, Lega o M5S e Pdl: come Bersani può ottenere la fiducia

Pubblicato il 23 Marzo 2013 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Senato, operazione “convincimento” per garantire la fiducia a Pier Luigi Bersani dopo l’incarico affidatogli dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Con i voti di Lega e Grandi Autonomie o puntando anche sul Movimento 5 Stelle e il Pdl? I due scenari possibili vengono tratteggiati dal Corriere della Sera.

Il leader del Pd ha affidato al capogruppo Luigi Zanda il compito di provare a recuperare tra i 15 e i 20 voti. L’obiettivo è quota 150-160, maggioranza necessaria in caso di plenum al Senato (composto da 315 senatori eletti e quattro senatori a vita).

PRIMA IPOTESI: PD, GRUPPO MISTO, EX PDL, SVP E PSI, SCELTA CIVICA E LEGA – Per raggiungere la maggioranza sono quindi fondamentali i 21 senatori della Lista Civica di Mario Monti e i sette della Svp. Con questi Bersani si aggiudica 145 voti.

Oltre a questi voti per ottenere la fiducia al Senato il segretario del Pd deve puntare sui sedici senatori della Lega e su alcuni senatori del Pdl come quelli confluiti nel gruppo Grandi autonomie e libertà. Tra loro c’è Giovanni Emanuele Bilardi, di Grande Sud, che ha già dettato la propria condizione per dare l’appoggio al governo: “Rilancio del Mezzogiorno”.

SECONDA IPOTESI: VOTI SPARSI DA M5S E PDL –  Il secondo possibile scenario è quello che vede un soccorso a Bersani da più partiti: 9 o 10 voti da Grandi autonomie e libertà, cinque o più voti dal Movimento 5 Stelle, altrettanti dalla Lega e dal Pdl. Il colmo, sottolinea il Corriere della Sera, sarebbe se Silvio Berlusconi “rispedisse al mittente anche i veri ‘responsabili’ Scilipoti e Razzi per garantire almeno l’avvio del governo Bersani. Ma questo sarebbe il più grande dei regali per Beppe Grillo”.

(Immagine dal Corriere della Sera)

 

Senato, Monti e Svp o M5S e Pdl: come Bersani può ottenere la fiducia