Senigallia, 72 ore di allerta dopo alluvione. No luce e telefono (foto)

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2014 - 10:49 OLTRE 6 MESI FA

SENIGALLIA – Altre 72 ore di allerta a Senigallia, la città delle Marche più colpita dall’alluvione del 3 maggio 2014. Proprio qui sono morti due anziani, Nicola Rossi e Aldo Cicetti.

Il sindaco Maurizio Mangialardi ha annunciato la chiusura delle scuole “per altri due giorni”. Attualmente, secondo il primo cittadino, in città ci sono una trentina di sfollati, ospitati in un centro di accoglienza al Seminario, mentre “il 70% della popolazione è ancora senza elettricità”.

Secondo Mangialardi, “il vero problema è la mancanza di comunicazione telefonica, sia mobile sia fissa che rende difficilissimo coordinare gli interventi e mettersi in contatto con la popolazione”. “Senigallia – aggiunge – è una città ferita, ma tutti insieme ce la faremo”.

Sfollati rientrati

Il livello del fiume Misa è diminuito in modo consistente e in nottata non sono state segnalate nuove tracimazioni. Quasi tutti rientrati nelle proprie abitazioni gli sfollati che erano stati sistemati in quattro centri di accoglienza.

E’ invece ancora piena emergenza per quanto riguarda le comunicazioni telefoniche e il servizio elettrico: il 60%-70% della popolazione è tutt’ora senza luce, e si lavora per allestire cabine elettriche e ponti telefonici mobili.

Centri di acoglienza

I centri di accoglienza restano comunque aperti. Lo annuncia il sindaco Mangialardi. Occhi arrossati e barba lunga, il primo cittadino ha trascorso tutta la notte a coordinare le operazioni.

“Siamo riusciti a ripristinare la viabilità principale – spiega -, ma ci sono molte persone in zone allagate che hanno deciso di rimanere comunque nelle proprie case. La Protezione Civile sta portando acqua e generi di prima necessità”.

Caselli riaperti

Sono stati riaperti in nottata i caselli dell’A14 in entrata e uscita da Senigallia. Lungo il tratto marchigiano dell’autostrada Bologna-Bari e la Ss 16 il traffico è regolare, e la viabilità è garantita anche sulle principali strade provinciali e comunali. Normale la circolazione dei treni.

Foto Lapresse