Silvio Buttiglione imprenditore contro Equitalia “adottato” da Beppe Grillo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Maggio 2014 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA

PESCARA – Sono già decine i sostenitori di Beppe Grillo arrivati davanti al tribunale di Pescara per sostenere l’imprenditore pescarese Silvio Buttiglione per il quale è stato il giorno dell’asta giudiziaria (andata deserta) per la vendita della sua casa. “Fino a febbraio sono rimasto da solo – ha detto Buttiglione – oggi questi ragazzi mi accolgono, Beppe Grillo mi ha adottato come un orfano, mi sento dentro una grande famiglia e non dentro un partito: il partito non c’entra nulla, quasi condivido tutto”.

Silvio Buttiglione, cartello con scritto “Ex imprenditore, sono rimasto solo, condannato a morte da banche ed Equitalia“, come ha raccontato all’inizio, la sua vertenza economica era di 37 mila euro totali e “oggi l’asta giudiziaria per la vendita della mia casa, non ho un lavoro, banche ed Equitalia hanno distrutto la mia vita. Ho a che fare con degli usurai”.

Nelle scorse settimane Buttiglione aveva fatto parlare di sé perché aveva deciso di mettere all’asta un rene pur di salvare la sua casa.

A sostenere l’imprenditore è arrivato poi lo stesso Grillo: “Questi vanno aboliti, Equitalia è un baraccone che va chiuso. Non riescono a prendere i crediti, si fermano al 7% non ce la fanno”. Grillo ha proseguito dicendo che è “giusto pagare i debiti, ma così è impossibile. Dentro Equitalia c’è gente competente che deve essere messa dentro i Comuni perché i comuni hanno un rapporto diretto con i cittadini – ha proseguito – hanno 500 milioni di stipendi mentre il problema è culturale, sociale ed economico”.

La replica di Equitalia:

La vendita dell’immobile del signor Silvio Buttiglione è stata richiesta unicamente da una banca e non da Equitalia. Di conseguenza eventuali richieste di annullamento della procedura d’asta e di rinuncia alla vendita non devono essere rivolte a Equitalia che non ha alcuna possibilità e nessun titolo per andare incontro a tali esigenze” scrive l’ente di riscossione ricordando che “Equitalia per legge (decreto legge 69/2013) non può pignorare né mettere in vendita la prima casa, cioè l’unico immobile del debitore adibito a sua abitazione principale. E non può pignorare e vendere altri immobili, diversi dalla prima casa di abitazione, se il debito del contribuente non supera i 120 mila euro”.

Tali limitazioni, sottolinea invece Equitalia, “non sono valide per le banche e i creditori privati che possono procedere alla vendita degli immobili per qualsiasi importo del debito, anche se si tratta della prima casa. In base alla normativa vigente, Equitalia, come ogni altro creditore, interviene nelle procedure di vendita, decise e avviate da altri, per tutelare gli importi che il debitore deve allo Stato e ai vari enti pubblici. Solo se il ricavato della vendita fosse superiore a quello necessario a pagare il debito con la banca, la differenza potrebbe andare a coprire parte del debito che il signor Buttiglione ha nei confronti della collettività”. Equitalia rimane dunque “a disposizione del signor Buttiglione per fornire la massima assistenza e tutte le informazioni necessarie”.

Foto Ansa