ROMA Con 198 sì, 35 i contrari e 104 astenuti, la Camera ha approvato il reato di tortura nell’ordinamento italiano. Dato che le condanne sono alte (si rischiano fino a 12 se a commettere tortura è un pubblico ufficiale) il Sap, il sindacato autonomo di polizia, decide di reagire alla legge appena approvata comprando una pagina intera su alcuni giornali tra cui Il Tempo e Libero, con cui esprime tutto il suo rammarico.
Nella pubblicità si vede una bottiglia di vino alta quanto una pagina, il logo Sap in alto a destra e una spessa scritta rossa: “Tortura per brava gente”. Poi segue il pensiero del sindacato di polizia: “Una legge è come una bottiglia…potrebbe contenere del buon vino…in realtà poi vi è metanolo”.
Secondo quanto scrive infatti il Sap “la legge sul reato di tortura è un pessimo groviglio giuridico perché così come strutturato non reprime i comportamenti di tortura ma punta solo a delegittimare le Forze dell’ordine”.
Per il Sap si tratta addirittura di “un manifesto ideologico contro le forze di Polizia”.