Siria, le basi di Assad distrutte dai raid degli alleati FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Aprile 2018 - 17:27 OLTRE 6 MESI FA
Lo stabilimento di stoccaggio di armi chimiche Him Shinshar

Lo stabilimento di stoccaggio di armi chimiche Him Shinshar in Siria prima e dopo l’attacco (Ansa)

ROMA – Dopo l’attacco missilistico in Siria (in fondo le basi di Assad distrutte dai raid alleati) si aprono le prime crepe nell’alleanza fra il presidente statunitense Trump ed il capo dello Stato francese Macron, dopo una lunga intervista di quest’ultimo in Tv alla quale ha replicato – smentendone alcune affermazioni – l’inquilino della Casa Bianca.

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L’operazione è riuscita sul piano militare, i missili hanno raggiunto gli obiettivi, è stata distrutta la loro capacità di produrre armi chimiche. E da parte loro non c’è stata nessuna vittima”: queste le prime parole del presidente francese, Emmanuel Macron, nell’intervista di circa 2 ore in diretta tv, cominciata sul tema dei raid in Siria. “La decisione di intervenire è stata presa domenica scorsa – ha aggiunto Macron -, 48 ore dopo le prime identificazioni dell’uso di armi chimiche nella Ghuta orientale”. 

“Abbiamo colpito 3 siti di produzione e trattamento di armi chimiche, identificati da mesi, sono stati colpiti: un sito è stato colpito da noi con gli americani e i britannici, il secondo soltanto dagli americani, il terzo solo dai francesi”. “Siamo intervenuti in modo legittimo nel quadro multilaterale”.

Poco dopo la portavoce della Casa Bianca ha precisato che “il presidente Trump è stato chiaro affermando che vuole un ritorno a casa delle forze americane in Siria”,  e si aspetta che i partner regionali e gli alleati degli Stati Uniti “si assumano una maggiore responsabilità sia militare che finanziaria, per mettere in sicurezza la regione”.

Intanto il Daily Star e l’Ansa pubblicano le foto dei raid missilistici sulla Siria.