Sonda giapponese su asteroide: non ci era mai riuscito nessuno FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Settembre 2018 - 14:29 OLTRE 6 MESI FA
Il rover MINERVA-II-1A ha catturato questa immagine sabato 22 settembre mentre saltava sulla superficie dell'asteroide Ryugu 3

Il rover MINERVA-II-1A ha catturato questa immagine sabato 22 settembre mentre saltava sulla superficie dell’asteroide Ryugu (Ansa)

ROMA – Arrivate a Terra le prime foto catturate dalla superficie di un asteroide: sono state scattate dalle due piccole sonde giapponesi della missione Hayabusa 2, atterrate sull’asteroide Ryugu. Si vede la superficie disseminata di massi e sono leggermente mosse perché sono state scattate dai due robot mentre saltavano sulla superficie.

I due robot Minerva (MIcro Nano Experimental Robot Vehicle per Asteroid) della missione dell’Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa) hanno toccato l’asteroide Ryugu il 21 settembre scorso dopo essere stati liberati dalla sonda Hayabusa 2, mentre era alla distanza di 55 metri da Ryugu.

Dalla forma di un piccolo disco e grandi quanto un piatto per il pranzo, i due robot pesano 1,1 chilogrammi e trasportano fotocamere, termometri e altri sensori per analizzare la superficie di Ryugu. Sono stati progettati per spostarsi sull’asteroide grazie a un meccanismo che li fa rimbalzare. Vedere le immagini che hanno inviato, per Takashi Kubota, portavoce della missione, è stato “un sogno di molti anni divenuto realtà”.

Nessuna missione precedente aveva inviato immagini dalla superficie di un asteroide e nel 2005 lo stesso Giappone aveva già tentato l’impresa, ma fallendo. La sonda Hayabusa aveva liberato un robot progettato per toccare l’asteroide Itokawa, ma il veicolo aveva mancato l’obiettivo. “Non riesco a trovare le parole per esprimere la mia felicità per essere riusciti a posarci e muoverci sulla superficie di un asteroide”, ha rilevato Yuichi Tsuda, responsabile di progetto della missione. Lanciata nel 2014, la sonda Hayabusa 2 ha portato con sé tre rover Minerva, il terzo scenderà su Ryugu l’anno prossimo, mentre il 3 ottobre 2018 è prevista la discesa sull’asteroide di un altro veicolo, il robot Mascot (Mobile Asteroid Surface Scout), sviluppato dalle agenzie spaziali tedesca e francese, destinato a studiare ambiente e composizione dell’asteroide (foto Ansa).