ROMA – Un quarto degli italiani esprime oggi fiducia nel nuovo Parlamento uscito dalle urne. Di più: il 67% ritiene che le Commissioni parlamentari debbano al più presto mettersi al lavoro. Più di un terzo insomma sembra essere in sintonia con le ultime istanze portate avanti dal Movimento 5 Stelle che da oggi, 9 aprile, minaccia di occupare le Camere per accelerare la procedura per la composizione delle Commissioni.
Sono i numeri rilevati dal Barometro Politico dell’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo. Secondo il sondaggio, il dato sulla fiducia resta ancora molto basso, ma superiore di ben 15 punti percentuali rispetto al 9% rilevato nel dicembre scorso.
“Se le Camere, dopo il crollo negli ultimi tre anni, sembrano riconquistare parzialmente l’apprezzamento dei cittadini – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – resta invece ai minimi storici la fiducia degli italiani nei partiti: era al 3% in dicembre, si attesta al 5% oggi. E l’attuale scenario non sembra favorire un rilancio dell’immagine e della credibilità delle forze politiche. Mentre a più di 40 giorni dalle elezioni i partiti non appaiono in grado di determinare la nascita di un esecutivo, cresce tra i cittadini il timore che anche il nuovo parlamento possa restare paralizzato”.
Secondo il sondaggio dell’Istituto Demopolis, il 67% degli italiani ritiene che le Commissioni Parlamentari dovrebbero al più presto essere costituite ed iniziare a lavorare. Senza lasciarsi bloccare dalle complesse alchimie che saranno necessarie per dar vita al nuovo Governo. Di parere diverso meno di un intervistato su cinque.
Che cosa dovrebbe fare subito il nuovo Parlamento? Il 90% chiede la riduzione immediata dei cosiddetti rimborsi elettorali ai partiti, l’81% il dimezzamento del numero dei parlamentari e il taglio delle loro indennità. Per i due terzi degli italiani – secondo l’Istituto Demopolis – risulta imprescindibile anche la riforma della legge elettorale, nella convinzione che un eventuale ritorno alle urne con il “Porcellum” non modificherebbe di fatto l’attuale stato di ingovernabilità del Paese.
Il sondaggio è stato condotto dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demòpolis per LA7 su un campione di 1.006 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Direzione dell’indagine a cura di Pietro Vento, con la collaborazione di Giusy Montalbano e Maria Sabrina Titone. Supervisione della rilevazione con metodologia cati-cawi di Marco E. Tabacchi.