Sondaggio elezioni: 40% elettori Pdl verso astensione. Per 25% possibile pareggio al Senato

Pubblicato il 10 Gennaio 2013 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il ritorno di Silvio Berlusconi “in campo” non piace a circa 2/3 degli elettori italiani anche se il dato si inverte tra gli elettori di centrodestra: il 63% la ritiene una buona cosa, così come l’80% degli elettori del Pdl. Con un Berlusconi sovraesposto mediaticamente inoltre sembra che il centrodestra abbia recuperato qualche punto percentuale passando dal tragico 13% in cui era crollato a un meno tragico 17%. Rimane il fatto che 5milioni di elettori del Pdl, ovvero il 40%, alle prossime elezioni non andrà a votare o è ancora indeciso se andare e su chi scegliere. Ma per il 25% degli italiani è possibile una rimonta del centrodestra e un conseguente pareggio, almeno al Senato. Questi i dati più significativi dell’ultimo sondaggio Demopolis per Otto e mezzo, la trasmissione di Lilli Gruber su La7.

Il sondaggio Demopolis ha chiesto agli intervistati chi ha segnato di più la storia italiana degli ultimi 20 anni: per oltre sette italiani su dieci è Silvio Berlusconi ad aver maggiormente caratterizzato, da assoluto protagonista, la storia più recente del nostro Paese.

I due terzi dei cittadini però ritengono negativa per la politica italiana il suo ritorno in campo. Il 26% degli intervistati, invece, lo valuta positivamente. Il dato cresce al 63% tra gli elettori collocati politicamente nel centrodestra e supera l’80% tra gli attuali elettori del Pdl, confermando una riserva di appeal che Berlusconi mantiene tuttora in una parte non trascurabile del Paese.

Il trend 2008-2013 del Barometro Politico Demopolis fotografa una vera e propria compressione del peso elettorale del Popolo della Libertà, dal 37,4% delle ultime Politiche al 13,5% del novembre scorso, con un elettorato sempre più incerto e disorientato. Il ritorno di Berlusconi ed il pressing mediatico delle ultime settimane sembrano aver invertito la tendenza: il Pdl, pur senza la lista Meloni-Crosetto-La Russa, si attesta oggi al 17%.

La ritrovata alleanza di lunedì mattina con la Lega di Roberto Maroni è ritenuta giusta da appena un quinto degli elettori di Centro Destra, inopportuna dal 27%. Ma la maggioranza assoluta, il 53%, la ritiene un patto sbagliato, ma necessario in considerazione della legge elettorale vigente.

Con la Lega, al 5%, e gli altri partiti alleati, La Russa, Storace e Miccichè, la coalizione di centrodestra, guidata da Berlusconi, si posiziona oggi al 28%, in recupero di alcuni punti percentuali – secondo l’Istituto di ricerche diretto da Pietro Vento – rispetto al mese di dicembre. La presenza televisiva di Silvio Berlusconi sembra pagare, anche se la distanza dal Centro Sinistra, almeno alla Camera, appare oggi difficilmente colmabile.

Secondo l’analisi Demopolis dei flussi elettorali, su 13 milioni e 700 mila elettori del Popolo della Libertà nel 2008, appena 42 su 100, 5 milioni e 800 mila, confermerebbero oggi il voto al Pdl. Ma soltanto 2 milioni e 600 mila opterebbero per un altro partito.

“Oltre 5 milioni di elettori, circa il 40% di quanti scelsero il Pdl 5 anni fa, si dichiarano per il momento indecisi o potenziali astensionisti – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – non saprebbero oggi, di fatto, per chi votare. Un bacino potenziale estremamente significativo, non ancora intercettato ad appena 45 giorni dal voto di fine febbraio”.

La partita per il Senato appare aperta. Berlusconi riuscirà a “rimontare”, come accadde nel 2006, quando si sfiorò il pareggio contro l’allora centrosinistra di Prodi? Il 25% degli italiani ritiene che sia un’ipotesi da non escludere, per i due terzi, invece, si tratta di uno scenario molto improbabile, in quanto i tempi ed il Paese sono decisamente cambiati. Più possibilisti, ovviamente, gli elettori di centrodestra.